Anche mia mamma è insegnante ed io sono cresciuta ed ancora cresco nella sua scuola, per cui lungi da me criticare la categoria
puddino io sono una di quelle che per colpa delle "famiglie che non aiutano" ha rischiato di traumatizzare il figlio, visto che le parole pesanoed io non le lascio cadere.
Dopo una decina di giorni di scuola trovo una nota sul quaderno,
metto il bimbo in punizione (5 giorni senza "schermi"...un'eternità)
Vado ad informarmi e la tipa (che fino a quel momento era stata tutta sorrisi e parole carine) mi fa:
"sa' suo figlio avrebbe bisogno del sostegno, perché è IPERATTIVO".
Il mio Simone? quello che legge e scrive da quando aveva 3 anni e mezzo, quello che non si stacca dai libri?
Mi faccio prendere dal panico e penso di essere una di quelle mamme che non vuole vedere che il figlio ha un problema.
So cos'è la ADHD e so come viene diagnosticata e curata per cui consulto la pediatra di famiglia (che dovrebbe essere una deficiente a non avermi mai detto nulla in tutti questi anni) e le maestre dell'asilo.
La pediatra mi dice che ci sono alcune maestre in zona che ci marciano, che vogliono l'insegnante di sostegno perché non ce la fanno da sole a gestire le classi molto numerose (in genere si scelgono una mammina giovane e sprovveduta, ed io questa idea so di darla, con un bimbo vivace e chiacchierino) e si rifiuta di farmi la richiesta per il neuropsichiatra.
Simone intanto inizia a sentire la tensione e riprende a farsi pipì addosso e ad essere estremamente agitato ed ansioso.
Il giorno dopo parlo con l'altra maestra, che cade completamente dalle nuovole, che non sapeva che cosa avesse detto la CRETINA e che mi dice che Simone è un bimbo molto intelligente e molto sensibile, ma che si annoia perché quello che fanno loro lui già lo sa e semplicemente va tenuto impegnato.
Ora mi pare che qui qualcuno sia portato ad esagerare semplicemente perché la maggior parte delle famiglie non ascolta e se ne frega di cosa facciano i figli a scuola, ma dato che noi siamo genitori che prendono le parole sul serio (a questo punto anche troppo) e che da un anno stanno cercando di collaborare concordando una linea comune con le maestre, che puntualmente da lei viene ignorata, mi pare che si stia parlando alle persone sbagliate.
Posto che io a Giugno mi trasfersco quindi non ho motivo di fare crociate contro nessuno, prima della fine della scuola una bella letterina alla dirigente scolastica la scrivo, perché IPERATTIVITA' è una diagnosi che lei non si sarebbe dovuta permettere di fare e perché mi sono stufata di leggere che mio figlio durante le ore di matematica si sdraia, tira l'astuccio, si rotola, fa il verso del cane. Visto che con le altre maestre non si azzarda e che con lei la cosa è comune a molti bambini dovrebbe iniziare a capire che c'è qualcosa nel suo metodo che non va.
Addirittura la collega mi ha detto che è stata un paio di giorni assente ed al suo ritorno ha trovato i bambini ipereccitati ed ingestibili.
Scusate l'estrema lunghezza, ma ho anche tagliato un sacco di altre cose che ha (o non ha) fatto o detto.
Questo per dire che io non mi azzarderei mai a criticare un lavoro delicato come quello dell'insegnante, ma che scaricare la colpa solo sulle famiglie non basta, purtroppo è un lavoro difficile e delicato che ti mette davanti a personcine diverse tra loro, con i loro problemi e i loro difetti e trovare una strategia per guadagnarsi fiducia ed ascolto non è sempre facile, ma è necessario.
Maddina sono sicura che il mio Simone ti farebbe impazzire e lo adoreresti, sei troppo intelligente per non apprezzare la sua critica pungente condita di ingenuità.
Se potessi scegliere vorrei una maestrina come te.
Rose quassù ti rinnovo l'abbraccio.
Il momento dello sconforto prevedo che sia già passato, so che sei troppo attributidotata per piangerti addosso
Ho sentito di gente che per punizione fa mettere i bambini in ginocchio e li fa camminare così, succedesse a mio figlio le farei inginocchiare a calci nel sedere