Giugno Nemico

Probabilmente ho sbagliato a parlare data l'euforia del momento, però una cosa la voglio dire. Io sono sempre stata tifosa di calcio, della nazionale e della Juventus da quando ero piccina e seguivo le partite con mio padre. Dopo lo scandalo di calciopoli del 2006 però tutto mi è sceso e molto, moltissimo. Troppi soldi che girano, partite truccate, giocaltori esaltati e venerati come nuove divinità (vedi ultimamente Milito o in passato i nostrani Totti, Del Piero, Roberto Baggio Divin Codino). Questo per quanto mi riguarda toglie quanto di più sano c'è nello sport e non me lo potrà togliere nessuno dalla mente.

Ovviamente quando dico "22 cretini che corrono appresso a un pallone" è un'esasperazione e certamente l'intenzione non era di dare del cretino a chi segue il calcio perchè lo darei a me stessa, ma esasperare le parole altrui e capire quel che fa comodo purtroppo è facile e lo dico senza rancore.

In questi anni io ho seguito le carriere di Francesca Schiavone e di Flavia Pennetta e poi del mio idolo straniero Roger Federer e del suo rivale ormai sotrico Rafel Nadal. Io amo il tennis, mi è sempre piaciuta l'astuzia con cui si gioca, mi piacciono i bei colpi e so che è uno sport d'elite e che non tutti possono permettersi, ma siccome il calcio si gioca per strada allora è più importante? Fatemi capire... Per quale motivo ogni volta che un italiano partecipa ad un torneo anche minore e lo vince o arriva ai quarti, in semifinale, ciò non desta nemmeno un alito d'interesse? Ragazzi, il Roland Garros è uno dei tornei al mondo più importanti, la Pennetta s'è fermata ai quarti, la Schiavone ha vinto ma c'è voluta la finale e poi la vittoria per arrivare in prima pagina. Quando era in semifinale, risultato già storico, nessuno se l'è filata di liscio.
Il nuoto è un altro sport che seguo da piccola avendolo praticato per anni. Chi se la filava la nazionale prima delle Olimpiadi di Sidney 2000 quando Rosolino e compagni presero un botto di medaglie? E prima che Federica Pellegrini facesse record su record a Pechino?

Io semplicemente non tollero tutta questa attenzione che si dà al calcio, tutti i soldi che girano per delle, spesso, mezze ciofeche e quegli atleti come nuotatori, corridori e in generale l'atletica leggera, o gli schermidori vedono qualcosa come, boh, 100.000 euro solo se prendono l'oro in un'olimpiade coprendo, per quanto mi riguarda, l'Italia di orgoglio. Dopo Pechino, se non ricordo male, ci fu anche una mezza polemica su questi pagamenti. Adesso, proprio ieri, si indignano se Calderoli (che personalmente non tollero, ma questa cosa si, eccome!) propone di ridurre il premio monetario in caso di vittoria ai Mondiali! Si indignano loro... certo... perchè se i premi non sono adeguati che cavolo ci sto a fare a rischiare i menischi quando la mia società mi dà milioni di euro all'anno? Dove dimostrano l'attaccamento al valore della maglia che portano e che rappresenta la loro nazione? E' sempre tutta una questione monetaria... Cosa che non avviene quando gli atleti rappresentano una nazione ad un'olimpiade, ci vanno per far bella figura per gareggiare, poi, se vincono, si prendono quel poco di soldi che danno loro e spesso nemmeno li vedono subito...

Tutti si allenano, tutti faticano, tutti studiano l'avversario con intelligenza, che sia uno che nuota nella vasca accanto alla tua, o uno che serve la palla a 200 km/h, o uno con una retina metallica sulla faccia. Però l'attenzione è esacerbata verso questo sport anche quando non c'è niente di cui parlare e niente da attenzionare.

QUI l'articolo in cui si parla della polemica sulla riduzione dei premi in caso di vittoria ai Mondiali.