Tootsie, il gioco dell'ambiguità
Giovedì sera sono andata al Teatro Sistina a vedere Tootsie, il gioco dell’ambiguità, un musical diretto da Maurizio Nichetti e interpretato, tra gli altri, da Marco Columbro, Chiara Noschese e Enzo Garinei.
Il protagonista è Kevin (Marco Columbro), un attore che, dopo almeno un paio d’anni di provini con esito negativo, riesce ad ottenere una parte con un piccolissimo inganno: si finge una donna!
Diventa così Elisabeth Kevins, l’attrice che dovrà interpretare il ruolo di Tootsie, la nuova ed energica caporeparto nella serie televisiva General Hospital.
L’avvento della nuova attrice stravolge subito tutti gli equilibri che si erano creati in seno al cast e dà immediatamente l’input ad una girandola di avvenimenti equivoci e a dir poco esilaranti.
Tootsie si innamora quasi subito della sua bella collega Nicole (Chiara Noschese), che lo ricambia, credendosi lesbica. E, se ciò non bastasse, fa perdere la testa al suo collega Billy (Enzo Garinei) e al padre di Nicole (Andrea Montuschi).
Marco Columbro mi è piaciuto nel complesso, ma l’ho trovato addirittura bravissimo nel ruolo di Tootsie. E’ riuscito ad interpretare un personaggio femminile con sorprendente naturalezza, senza trasformarsi in macchietta, senza mai eccedere, senza mai inciampare nei luoghi comuni o scadere nella volgarità.
Ottima l’intesa con la co-protagonista, una fantastica Chiara Noschese, sempre più brava, carismatica sul palco come poche altre attrici italiane, naturalmente ironica e simpatica e piacevolissima cantante.
Bravo anche Enzo Garinei che, da caratterista di grandissima esperienza e maestria, dà vita ad un personaggio (quello di Billy Davis, anziano primario del reparto di ortopedia dell’ospedale e inguaribile dongiovanni per forza di cose in declino) volutamente macchiettistico e, in alcune scene, molto comico.
Mi è piaciuto di meno l’altro Garinei – Andrea - che interpreta Robert, l’amico con cui Kevin divide l’appartamento. Le uniche parti del musical che ho trovato un po’ pesanti sono state proprio in cui Kevin/Tootsie divide la scena con Robert. A mio parere non è riuscito a dare al suo personaggio quella giusta dose di ironia… quasi d’obbligo, direi, per uno che vede improvvisamente il suo migliore amico vestirsi da donna, cotonarsi la parrucca per renderla più morbida e mostrare compiaciuto gli ultimi vestiti acquistati, disquisendo sulla difficoltà di riuscire ad accaparrarsi i capi più belli all’apertura dei saldi stagionali... Insomma, l’impressione è che si sia limitato (onestamente non so se per copione o per limiti interpretativi) a fare da spalla a Marco Columbro, senza riuscire a dare al suo personaggio quel qualcosa di più, che l’avrebbe reso più naturale e vero.
Brava nell’interpretazione e nel canto Laura Rocco, che veste i panni di Meg, l’amica di Robert e Kevin, alla quale quest’ultimo soffia la parte di Tootsie e che nel serial interpreta la donna mummia, una poverina completamente bendata da oltre 200 puntate, perché ai telespettatori piace così.
Gli altri interpreti hanno fatto il loro, ben diretti dalla regia lineare e senza pecche di Maurizio Nichetti.
Ho trovato sorprendente la scenografia, scarna, essenziale ma, a mio avviso, geniale. Uno scorrere di pannelli permetteva di cambiare la scena in pochi secondi, passando in modo dinamico e fluido dalla cucina dell’appartamento che Kevin divide con Robert, all’ufficio dell’agente di Kevin, agli studi di registrazione al camerino delle “ragazze” o ai vari ambienti della casa di campagna del padre di Nicole.
Sui costumi non ho nulla da dire, se non che gli abiti indossati di volta in volta da Tootsie hanno sempre strappato più di un sorriso. Una menzione speciale merita la lunga camiciona da notte, da lei indossata per dormire con Nicole nella casa di campagna del padre di quest’ultima: bisogna riconoscerle il merito di aver fatto scoppiare in una sonora risata tutto il pubblico del Sistina. E non è poco.
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Agnese
[Modificato da sesin@80 22/04/2007 19.32]