Ieri credo di aver incontrato un parente di Emma. Probabilmente molto stretto. Penso non abbia colto che nei ringraziamenti di una tesi si cita chi ti ha aiutato o ti è stato vicino in quel periodo e non tutti quelli che hai incontrato nella vita. C'erano anche dei ciclisti, qualcuno che friggeva le patatine e il leader di un partito politico. E per non farsi mancare nulla, ha ringraziato anche svariati Paesi stranieri.
Ho sconfitto l'abbiocco ascoltando tante tesi veramente interessanti e, come mi capita spesso, mi sono sentita fra le sliding doors di quello che mi sarebbe piaciuto fare nella vita al posto quello che ho scelto: oltre all'assaggiatrice di nutella, la groupie di Valerio Pino, l'arredatrice d'interni, la personal shopper e la moglie di Fabio Cannavaro, mi sarebbe molto piaciuto occuparmi di linguistica.
Ok,
Alla fine delle lauree ho scorto, sperduto fra le poltrone dell'aula magna, un peluche di Titti (Gnammyyyyyyy: era bellissimo e ti assomigliava molto!). Avrei voluto prenderlo, ma poi ho pnesato al povero bimbo che doveva averlo dimenticato, alla picca - la mia bambola preferita da piccola - e ai racconti della mia totale disperazione per la sua perdita e dell'ancora più totale follia di mia nonna che pensava di poterla ritrovare nella metropolitana di Milano
Comunque adesso la sostituta della picca esiste ancora e mi pone periodicamente una delle mie grandi domande esistenziali: come poteva piacermi tanto un
del genere? Vi assicuro che non ho mai visto una bambola così brutta. Comunque ho deciso di portare il Titti in portineria, nel caso qualcuno l'avvese reclamato. Ovviamente con l'accordo che, se entro un mese nessuno lo ritira, me lo piglio io
Immagino non starete nella pelle per sapere come andrà a finire
P.S. per silli: Hai fatto bene a ricordarci l'anniversario della strage e il fatto che ci siano cose su cui non si può fare ironia. Purtroppo credo che, con tutta la buona volontà, non si possa essere ottimisti. In Italia la storia è ancora molto politicizzata e questo rende molto difficile sia la ricerca della verità che l'affermazione delle tante verità che già si conoscono ma che molti si ostinano a voler negare. E' di questi giorni la notizia che il nuovo provvedimento del Governo prevede l'azzeramento dei finanziamenti pubblici a 232 istituti, fondazioni, associazioni che si occupano di storia in Italia, praticamente a tutto ciò che esiste al di fuori delle università.
Sul tema università, e questo non riguarda solo la storia, il ministro ha deciso di vietare ai professori di fare corsi gratis, che soprattutto negli ultimi anni sono tantissimi. Finchè si fanno tagli con la scusa che bisogna ridurre la spesa pubblica, si può capirlo, anche se non tutto può essere giustificato, ma quando si decide di tagliare dei servizi che vengono offerti gratuitamente agli studenti, è chiaro che l'unico intento è distruggere progressivamente l'università pubblica in modo da costringere chi vuole studiare decentemente ad andare nel privato. Se può permetterselo, ovviamente.