il libro del bimese Aprile-Maggio: "Casa Howard" di Edward Morgan Forster

Il libro non l'ho ancora letto. Avevo visto però il film di Ivory, splendidamente interpretato da due grandissimi attori come Emma Thompson e Anthony Hopkins e mi era piaciuto.

Ora vado a comprare il libro e poi vi racconto.

Sono contenta che abbiate accettato la mia proposta così ci togliamo l'impiccio delle designazioni fino a Settembre.

Naturalmente se qualcuna/o nel frattempo scopre qualcosa da leggere che vuole raccomandarci è la/il benvenuta/o, anzi direi suggerite, suggerite!

Sono contenta che mi abbiate approvato Casa Howard. Purtroppo non conosco bene la letteratura inglese e quindi sto cercando di colmare questa lacuna. In quest'ottica vi ho proposto questo classico, per avere la possibilità di commentarlo con voi. Questo "club del libro nemico" mi sta veramente dando la possibilità di conoscere nuovi generi e autori come la Vargas (grazie Dance ) e la Spark (grazie Laura ) di cui voglio procurarmi anche altre opere!

soprattutto della flessibilità dei tempi e dei commenti e della varietà delle letture. Tra l'altro avete ottimo gusto nelle scelte del mese!
Casa Howard l'ho cominciato, poi come al solito è inframezzato da mille letture e testi universitari, ma 2 mesi sono un ottimo sprazzo di tempo e riesco a stare al passo senza mettermi fretta...

Casa Howard l'ho letto un'annetto fa e nonostante in alcuni punti sia un po' prolisso, mi è piaciuto parecchio. Certo, niente a che vedere con Camera con Vista che ho adorato, però in generale mi piace molto lo stile.
Vengo a sapere adesso che ne hanno fatto anche un film, bene bene, cercherò di recuperarlo!

Salute Nemiche lettrici...esco dal Limbo e a questo giro mi unisco pure io. Ho già il libro e ho cominciato la lettura. Non ho visto il film, per cui potrò godermi il libro senza condizionamenti.
Prossimamente i commenti.
Ciao a tutte!

Ho già letto un bel po' emi sono trovata bene, la scrittura é scorrevole però mi scoccia quando Forster sta raccontando un fatto e mentre questo si sta ancora evolvendo ecco che anticipa la conclusione per poi riprendere a narrare da dove si era interrotto come per esempio per il matrimonio di Margaret.
In effetti concordo con Francy, la storia narrata in Camera con vista é decisamente migliore, non l'ho proposta perché pensavo ci fossero più probabilità che lo si fosse già letto.

Finora mi pare un libro che si fa leggere. Non travolge, ma scorre abbastanza, seppure con alti e bassi. Mi è piaciuta la descrizione del concerto, dei diversi modi di leggere la Quinta di Beethoven da parte dei personaggi: mi pare sia un modo per mettere in rilievo alcuni tratti dei loro caratteri....e di prenderli un po' in giro, come pure la storia dell'ombrello. A tratti mi vengono in mente alcuni personaggi di Jane Austin, con le loro manie che toccano il ridicolo.

Ok, letto! E' carino e scorrevole, non mi ha entusiasmato più di tanto però!Ho letto nell'introduzione che Forster attenuala tensione anche nei momenti più drammatici e in effetti determinati episodi che un altro avrebbe reso carichi di pathos, lui li rende quasi episodinon dico banali, ma quasi!
Quoto Tranzu qui sopra: é molto carino quando vengono fuori le manie dei vari personaggi. Quello che mi ha colpito di più é stata Helen: totalmente sconclusionata, quando si mette in testa una cosa, la fa senza minimamente interrogarsi delle conseguenze, é un'impulsiva, fa e disfa a suo piacimento, però da un po' di sale alla storia!

all'inizio era un po' noioso: le elucubrazioni filosofico-morali-estetiche delle sorelle Schlegel non mi coinvolgevano più di tanto.

Verso la fine però quando lo scontro di Weltanschaung tra loro e i Wilcox diventa più stridente il libro riprende un po' di brio.

Biechi questi Wilcox, meschini, falsi e ottusi eppure ovviamente potenti e ricchi.

Da contrappunto a loro la sorte dei Bart e la loro miseria morale e economica.

Agli occhi odierni però risulta poco coinvolgente, tanto è lontana da noi la loro storia, fatta più di pensieri, fantasie, sogni, ambizioni e velleitarismi, che di azioni e di vita pratica.

Very "old english"

qui di sopra

hai letto per caso l'ultimo della Vargas, o qualcuno che ci legge l'ha letto?

Mi riferisco a "Prima di morire addio". ( Perché tradurre così "morituri te salutant"? )

Ha cambiato completamente personaggi e devo dire che questi li ho trovati un po' incompiuti...
Non so... sarà che sono molto affezionata agli altri e quindi spero sempre di ritrovarli in ogni nuovo libro.

Scusate se cambio argomento, ma mi sembra che la lettura di Casa Howard langue, e quindi tanto per riportare un po' su la cartella....

io non l'ho letto, ma del resto io sono in astinenza da Evangelisti, dovrebbe scrivere almeno altri 10 romanzi con loro, ecco!
Io procedo nella lettura ma devo dire che per ora non mi appassiona, magari poi migliora. Camera con vista era decisamente più bello comunque

posso proporre per il prossimo bimestre il libro di D'Avenia?

Zia Mame e per quello dopo il Lupo della Steppa.Ci siamo portate avanti, intanto che eri in luna di miele

Il libro che tu citi non lo conosco.
Ci puoi dire qualcosa di più?
Se l'idea piace lo possiamo mettere dopo il Lupo della Steppa.

dance4ever, 21/05/2010 13.26:

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Ah, scusassero

Posto la trama del libro




Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

e questa è la copertina

se ci sei batti un colpo......

L'hai finito? Che ne dici?

E altri, nessuno?

Laur4, Transtuzecc. sono da dichiararsi disperse durante la navigazione?

di sonno peròòòòòòòò ! che pena di libro! sto a metà, promesso, lo finisco prima di giugno , non vedo l'ora! non mi frega niente di nessuno dei personaggi, caratterizzazione psicologica totalmente inesistente! Eppure camera con vista era stato carino

Qui stiamo diventando come Highlander....ne resterà solo uno..e qualcosa mi dice che sarà Dance!

Pola' a costo di venirvi a cercare una per una via Fzzmail

Anche perché sarebbe veramente un peccato.

Grazie a questa iniziativa ho letto autori che non mi sarei mai sognata e poi è bello parlare fra di noi anche di altre cose che non siano il solito cazzeggio amiciano e non

io non ti mollo mica!!! se no con chi devi essere in disaccordo ?

Ce la posso fare a finire, promesso..così per il viaggio ad Atene mi porto zia Mame!!!!!

dance4ever, 21/05/2010 13.26:

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Zia Mame ...

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Rullino i tamburi, suonino le trombe
ma sono felice...finalmente anch'io potrò scrivere le mie impressioni in questo topo, perchè Zia Mame lo sto leggendo da una settimana a questa parte!!!
Generalmente non mi trovo mai con i libri che leggete, ma questa volta il fato mi ha aiutato.
Bene, a presto