VALERIO SCANU cantante

Ce l'ho, ce l'ho!!
Cosa?
Ma la registrazione dell'esame di Valerio, ovvio!!
Solo che il mio amico puliziotto non è potuto andare, e ha lasciato in macchina il suo cane puliziotto, che è bravo comunque.



Ha acceso la registrazione intorno alle nove, quando Valerio ha acceso l'auricolare che lo collegava a Marco Carta, che doveva dettargli il compito

Inizialmente si sente un fruscio, poi Valerio, a bassa voce, un bisbiglio per non farsi sentire
"Marcuzzo, mi senti? A - A - prova, un due tre!!"
"Vareriuccio, ma hai italiano o matematica?"
"Italiano, mi stanno dando adesso le tracce"
"Bene Valerio, sarò il tuo segugio, seguirò le tracce"
"Marco, accidenti!!"
"Che c'è Valerio?"
"Il primo tema è su Primo Levi. L'analisi del testo secondo Primo Levi"
"Valerio, sei sfigato. Pensa un po', conosco benissimo il terzo, ma il primo ed il secondo proprio no. Passa all'altra traccia"
"Devo parlare delle foibe"
"Delle che?"
"Foibe Marco, dimmi qualcosa"
"Mi sembra siano quelle situazioni di quando i parenti si uccidono tra di loro, famiglie contro famiglie. Guelfi contro Ghibellini"
"Bravo Marco, mi sembra proprio quello. ma ne sai da scrivere un tema?"
"No Valeriuccio, un riassunto forse, ma un tema non credo"
"Passo avanti allora. I giovani e la politica, che mi dici su questo?"
"Valerio, questo è un tema a trabocchetto. Carogne che sono. Tutti sanno che in politica ci sono solo vecchi, sempre gli stessi. Non farlo, usciresti fuori"
"Mi hanno detto che per uscire fuori devo alzare la mano, e che ci mandano uno per volta"
"Che ti avevo detto? Non uscire fuori da dove fai il tema. Me lo diceva sempre la mia professoressa, guai a voi se uscite fuori dalla stanza del tema"
"Ma non era uscire fuori tema?"
"Il concetto è lo stesso"
"Bene Marco, sono contento di essermi affidato a te"
"Vai avanti, l'altra traccia?"
"Marco, l'ultima traccia è sulla musica"
"E cos'è?"
"Boh, dice la musica. Noi abbiamo vinto a Sanremo, dovremmo saperlo"
"Non ce ne sono altri?"
"No Marco, è l'ultimo"
"Vai per esclusione allora"
"Ok, scrivo dell'esperienza di amici?"
"Certo Valerio, dalla A alla Z. Ti do due dritte"
"Dimmi amico del mio cuore"
"Uno. Scrivi belle cose di Maria. Sai, quella è ovunque, magari te la ritrovi a correggere il tuo compito"
"Hai proprio ragione, è come il prezzemolo. La seconda?"
"Scrivi che Zanforlin è un cretino!!! Ti alzerà la media, sta sulle scatole a tutta l'Italia"
"Ceee, cosa farei senza di te Marcolino. Aspetta, si avvicina il commissario"
"Il commissario? Ma dove sei, ti vogliono già arrestare?"

"Lei, con chi sta parlando?"
"Dice a me? Io, parlo con me stesso, ragiono sulle tracce"
"Ma guarda un po'. Se la becco mentre copia la faccio arrestare. E poi........ un momento, ma io l'ho già vista da qualche parte"
"Probabilmente, io sono in tutti i luoghi"
"Alla televisione. Si faccia vedere bene. Ma certo, l'avrei dovuto capire subito. Barbetta incolta di pochi giorni, pulloverino beige, aria seria da persona seria. Lei è un cantante, sono un gran estimatore di suo padre, il mitico Johnny. Ora si impegni, buon lavoro"

"Marco, il commissario mi ha scambiato per il figlio di Johnny. Ma chi è sto Johnny?"
"E che ne so. Io conosco Johnny Be Good, forse lui"
"Sicuramente è lui. Ora dettami il compito, presto"
"Va bene Valerio, allora, scrivi. La musica, ah, che bella la musica. Zanforlin è un cretino"
"Ma come Marco, subito la cosa di Zanforlin?"
"Certo, non ci giriamo intorno, giochiamoci subito il jolly"
"Bene Marco, allora sibito scrivo "quant'è brava la De Filippi"
"Bravo Valerio. Adesso mettici il punto finale, piega il foglio e consegna il compito"
"Ok Marco, fatto. Sono solo due righe, saranno pochine?"
"No Valerio, vanno bene. E' il contenuto che conta, non la lunghezza"
"Ora consegno, ci vediamo al bar fuori scuola tra cinque minuti"
"Ok Valerio, a fra poco"
"Marco, grazie per l'aiuto, sei un vero amico"
"Velerio, è un piacere. L'esperienza scolastica mia almeno è servita a qualcosa"


Questa era la regitrazione del compito d'italiano.
Se lo correggerà la De Filippi allora ha qualche piccola speranza di passarlo