Oramai è ovvio
il Mariottini te te lo devi
meritare.
Nel senso, fisicamente proprio, a prezzo di allenamento duro e SCONSIDERATO.
Lui infatti non ha
fan, ha ATLETE ,
podiste,
tetrathloniste -
Ecco: si può dire che seguire Francè è come fare
Tetrathlon (parola che fa sudare
anche solo a scriverla, figurati un po' ).
Stavolta la gara di Macerata s'è svolta così,
prima specialità:
segugismo spinto.
Perché per prima cosa Francè va SCOVATO.
Non è che uno così
tu te lo trovi dal pizzicagnolo sotto casa, nè...
Piuttosto è più facile in qualche luogo IMPERVIO e poco raggiungibile della penisola
spesso bello nascosto nel centro Italia
che dice, eh! così a EQUA distanza da tutti
sì solo che l'equa distanza di solito è molto
poco solidale e parecchio
costituita da un tornante via l'altro di curve preferibilmente poco accessibili
anche ai treni.
Seconda specialità: organizzazione concertata e
Sconcertata di familiari e
capi d'ufficio a carico
perché per partire prima bisogna almeno aver fatto in modo
di poter nutrire la fragile speranza che non si verrà chiamati ogni cinque minuti
perché qualcosa manca o non è a posto o non va
Terza specialità:
superamento MULTIPLO delle consuete
millemila ore di viaggio
e questa non ha bisogno di spiegazioni, solo di moooolta
pazienza
e preferibilmente un navigatore
o un esperto in loco che ti dia indicazioni PRECISE
vai un po' più su di un po' più giù tipo così, via telefono.
Quarta specialità:
arrampicata a tacco libero
e qui comprendi definitivamente che l'esperienza, ragà, è
TUTTO.
Il tacco casomai
in borsa ma mai mai
maaaaiiiii se dovete andare a vedè
il Mariottini.
Ascoltate beeble, e mi ringrazierete.
Raggiunto in linea d'aria il luogo dove apparirà in tutto il suo fulgore
la vera fan si mette
borsetta in spalla e l'ombrello sulla capoccia e si arrampica
perché Francesco, essendo un
dio,
jesino, ma pur sempre dio,
in genere si posiziona in luoghi
alti...
altissimi...
altissimissimi, visibili solo dal satellite per dire,
senza uno straccio di funicolare,
un ovovia,
un maestro di sci bello e abbronzato qualunque che
ti pinti su pe' la salita.
Il PELLEGRINAGGIO difatti è d'uopo: Francesco, s'è detto prima, te lo devi meritare
mica che te scendi dalla macchina bella (vabbè!) fresca come una rosa
appena colta, lavata e stirata e profumatina
e te lo ritrovi lì
ehhhh no! Lui, quando ti vedrà, ti dovrà trovare preferibilmente:
affannata, spettinata, smarmicciata e
stropicciata ai lati,
come si conviene a chi soffre per ottenere una grazia,
nella fattispecie la
grazia di vedere le SUE
grazie.
Quinta specialità (solo per le sopravvissute, Ça va sans dire):
ingresso nel luogo di culto.
Ora c'è da dire che di solito si sceglie luoghi
mozzafiato
forse per cercar di compensare il respiro che ti
spezzerà lui di lì a poco non so
comunque, diciamocelo, lo
Sferisterio è obiettivamente un ambiente che di per sè
è già uno spettacolo
suggestivo e intenso anche solo a starci dentro
con l'aria inebetita e la bocca spalancata in adorazione (
tipo noi).
O anche solo a farsi rimbrottare da tutte le
zelantissime maschere del teatro
che ti fanno
pussa via che ingombrate ridete in una parola VI DIVERTITE (
sempre tipo noi).
Se, temerarie e resistenti, ancora non siete stramazzate
aspettate fiduciose la
sesta specialità:
visione estatica del ballerino biondo in brachette
Qui di solito anche le migliori se ne vanno.
Nel senso che dipartono proprio,
buonanime.
Si narra di fan che dinanzi all'
addominale mistico non si riprendono più
e altre (una a caso il cui nome inizia per b e finisce per x)
che additano il grandentato del Mariotto come esempio di perfezione scultorea
vieppiù che anatomica.
Se siete arrivate fin lì e ancora non siete passate a miglior (giro)vita,
c'è da dire che già un sorrisino dal Mariottini ve lo meritate, eh.
Ma non penserete mica di cavarvela con così poco.
Ecco infatti che arriva la
settima specialità:
resistenza a pubbliche intemperie.
Perché entri che fuori è agosto e fa trenta gradi e un'umidità che si taglia col
pennato
e dentro
(che poi è pur sempre all'aperto e questo è un mistero se non della fede quanto meno della fisica)
è novembre inoltrato e fa un freddo becco.
Ottava specialità: gara di nuoto a stile spettatrice e stile ballerino.
Perchè OVVIAMENTE inizierà a piovere.
E quindi mentre la prima si infagotterà sotto il primo ombrellino fosforescente (plaid, scialle, burka)
che le capita a tiro,
il
secondo con
biondoballerina abbarbicata al petto
si sporgerà languido dalle quinte lontane
offrendovi
il RIPARO consolatore di uno sguardo
dall'alto della sua camicia bianco fulgido.
Nona specialità: sciropparsi tutto sto resoconto della serata mariottinense senza battere ciglio.
Ovvero a palpebre ben chiuse.
Ecco tipo così:
o così che è più comodo
muahahahah