Nemici di Maria Per chi non puo' dire quello che pensa sul Forum Ufficiale

Il libro del bi-mese Ottobre/Novembre "La sicurezza degli oggetti" di Homes A. M.

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    francip
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    Nemico Kazzutissimo
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    00 09/10/2010 22:15
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    Transtuzumab
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    Nemico Tosto
    00 09/10/2010 22:38
    Salve a tutte
    mi rifaccio viva (speriamo) pure io. Da parecchio avevo lasciato il forum perchè in questo ultimo periodo le cose non stanno andando molto bene, e finora non avevo la capacità e la voglia di concentrarmi su nulla, fosse anche un post.
    Figuratevi che "Casa Howard" me lo sono pure letto, ma non ho trovato lo stimolo per commentarlo: depressione totale!!
    Ora però ho deciso: MO' BBASTA! Comunque si evolvano le cose voglio ritrovare la voglia di comunicare e cazzeggire insieme.

    Tutto sto preambolo misticheggiante per dire che ci sono anch'io, mi dispiacerebbe troppo se il club dovesse naufragare.

    Grazie Francip hai ascoltato la mia voce....ho spostato il mio post qui [SM=g7282]

    Incertum est quo loco te mors expectet: itaque tu illam omni loco expecta
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    laur4brown
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    Nemico Apprendista
    00 11/10/2010 08:34
    Ragazze ci sono! Ho letto il primo racconto.
    Premetto che sono molto entusiasta del libro anche perchè io sono una patita delle raccolte di racconti, secondo me la bravura di un autore si dimostra dalla sua capacità di scrivere o meno racconti brevi validi, e la mia musa in questo senso è Katherine Mansfield, INSUPERABILE. Comunque ve ne sarete già accorti, anche per Natale l'anno scorso ho proposto una raccolta di racconti di Dickens.

    Vado col commento al primo racconto ADULTI DA SOLI per cui non leggete se non volete spoiler e ancora dovete cominciarlo.

    Questo racconto mi ha messo una depressione infinita, giuro, se avessi avuto una katana a portata di mano avrei fatto seppuku. Mi è indubbiamente piaciuto, penso che ci siano tanti spunti dentro, sia per quanto riguarda vita di coppia che sul senso della vita e si potrebbe parlarne per giorni. Purtroppo è intriso di realismo, lo dico da donna sposata, nel senso che anche se le circostanze sono assai differenti, ho riconosciuto certe dinamiche dei rapporti di coppia "sicuri" che in effetti a leggerle su carta fanno un po' impressione, perchè là dentro, checchè se ne dica, c'è anche un po' di quel che significa "matrimonio" insomma, quella parte che comincia dopo che Cenerentola si è tolta il tulle, è tornata dal viaggio di nozze (o anche durante il viaggio di nozze se il marito soffre di flatulenza), ed ha inforcato la bicicletta in mezzo al traffico per andare al supermercato a fare la spesa. Io per fortuna non ho figli almeno. Questi due adulti protagonisti evidentemente sono allo sbando, si sono fatti distrarre dalla routine, hanno una seria crisi esistenziale, e quando per la prima volta dopo parecchio tempo si ritrovano soli, senza doveri "borghesi", senza un termometro-famigliare (i bambini, nel loro caso) non sanno più che cosa farsene l'uno dell'altra. C'è questa dinamica per cui, dopo tanti anni di convivenza, una coppia diventa "incestuosa" nel senso che conosci talmente bene l'altro e ti adatti talmente bene a lui che è diventato un tuo famigliare e non la passione o l'amore della tua vita. Dopo un po' diventa più un terzo figlio/un fratello a cui fare da mamma/infermiera o viceversa e penso che per questo tra i due non è l'amore il primo sentimento riconoscibile durante la lettura. L'amore c'è, o meglio, una simbiosi, ma non quello che noi ciovani abbiamo sognato, è una roba che ha il suo rovescio della medaglia e che letta così, crudamente, ti fa venir voglia di rimanere single a vita. L'altro diventa come una parte di noi, non nel senso di una parte bella ma di una odiata, una specie di brufolo a cui hai fatto l'abitudine e che dopo tanto tempo è diventato una parte di te e ne sentiresti l'effettiva mancanza se sparisse. Lo specchio ci rimanda noi stessi, con pregi e difetti, tolti i difetti non saremmo più noi, no? Un po' come una gobba al naso: uno va dal chirurgo estetico a togliersela e passa i successivi 20 anni in terapia, perchè gli manca quel qualcosa anche se non gli piaceva e se non si rende razionalmente conto del perchè o del per come. Ecco, probabilmente il marito è la gobba al naso di questa tizia e lei intuisce che liberarsene dal chirurgo estetico non sarebbe la soluzione, perchè il problema è dentro di lei o nelle regole del mondo mal costruire ed applicate male alle quali dobbiamo sottostare (10 punti ed un peluche per la forza e la lungimiranza della signora).

    Narrativamente parlando mi è piaciuta molto la parte del sogno degli squaletti, forse perchè mi affascinano i sogni, io ne faccio almeno quattro per notte e anche più strani (ne faccio ma non mi faccio, che è peggio!).

    Quello che l'autrice è riuscita a rimarcare per bene già da questa prima prova è l'attaccamento che queste persone di cui parla hanno alle loro cose, ci si aggrappano disperatamente quasi fossero un'àncora di salvezza, come se i loro beni materiali non solo fornissero quella sicurezza che indica il titolo della raccolta, ma costituissero una parte più che fondamentale nel processo di costruzione della loro identità. La coperta di Topolino ad esempio che rimanda alla "purezza" dei figli, e dunque alla propria immagine di genitore sicuro, "pulito" e affidabile, panni che lei sente l'esigenza di tornare a indossare dopo aver invece dato prova di essere anche "altro", e quando dico altro mi riferisco ovviamente al suo aspetto più "istintivo e selvaggio", che non rimanda di certo ad una madre e cittadina modello nel senso borghese dei due termini. Senza i figli (anch'essi un po' trattati come due oggetti) cade la loro maschera. Senza gli oggetti sembrano un po' due animali capaci solo di fare sesso (in maniera molto romantica), mangiare schifezze in posti improbabili, drogarsi a tutta birra. Fanno anche un po' schifo a vederli così, diciamocelo, razzolano nudi in giro per casa, e non è una nudità seduttiva, è una nudità irrazionale, trascurata, animale e direi anche "di protesta" perchè ci si spoglia delle cose, si mostra le proprie pudenda [SM=x52871] si diventa vulnerabili quando si è nudi. Perchè anche i vestiti in fondo sono oggetti, oggetti che coprono questa nudità, e ci trasformano un po' a loro comodo, modificano la personalità di chi li indossa e allora ti metti un tailleur e acquisisci più fiducia in te stessa, indossi un intimo costoso e raffinato e ti senti più bella etc. Ma "essere" e "sentirsi" sono "due cose molto diverse" come direbbe Richard Gere in Runeway bride (mamma le mie citazioni colte dicono troppo della mia ignoranza... [SM=x52871] ) indi per cui forse questi oggetti, più che una sensazione, una fiducia, e una sicurezza momentanea, altro non danno. Rischiano anzi di erodere l'equilibrio dalle nostre fondamenta. La forte dipendenza che dà l'attaccamento agli oggetti qui può essere paragonata appunto alla droga (credo che non compaia a caso infatti), al cibo, all'alcool, al gioco. Sono tutte dipendenze che a parte un effimero senso di euforia e felicità altro non forniscono, anzi, sono pericolose e/o controproducenti.

    Scusate se ho affastellato tutti i miei pensieri così, sgrammaticamente. Consiglio ai due coniugi del racconto, e anche a me, il ritiro in un ashram [SM=x52898]
    [Modificato da laur4brown 11/10/2010 08:43]
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    dance4ever
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    Nemico Kazzuto
    00 25/10/2010 12:45
    Eccomi qui
    dopo aver letto il primo racconto e il commento di Laur4.
    Sono abbastanza d'accordo con lei, anche se trovo la situazione di questa coppia molto contestualizzata dentro la società statunitense.

    Francamente non la vedo una coppia di Corte Franca (paese in cui abito) che resta senza figli per due giorni, passare le ore mangiando a letto e poi facendosi di crack!
    Ma quando mai! [SM=x52992]

    Obiettivamente noi non siamo cosi' vuoti e drogati, in senso lato del termine, come loro.
    Penso alle manifestazioni di obesità estrema, o di alcolismo (sono le cose che mi hanno colpito di più tutte le volte che sono stata negli States) alla dipendenza da TV o dalle sette religiose o dalle bande di quartiere.

    Per fortuna noi italiani siamo diversi! [SM=x52891] [SM=x52890]

    Ora passo al secondo.
    Ma Laur4 che hai fatto? Hai letto il primo e sei andata davvero in un Ashram? [SM=x52990]

    Edito perché ho letto anche il secondo testé.
    Direi che l'autrice riesce proprio bene a far sentire l'alienazione, il vuoto e lo squallore della società Americana.
    Testo nascosto - clicca qui


    Edito perché ho letto anche il terzo.
    Niente da dire Sesso e Obesità. Interessante.

    Ora è finito l'intervallo pranzo, che come avrete capito io dedico alla lettura.
    1° perchè mi aiuta a distrarmi dalle rotture di palle del lavoro quotidiano.
    2° perché non si pensa al mangiare e quindi si mangia meno. Consigliato per chi è a dieta.

    A domani per gli altri commenti [SM=x52926]
    [Modificato da dance4ever 25/10/2010 13:30]

    #BragaOut Ridere in faccia a Braga è un dovere morale, un imperativo categorico kantiano
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    dance4ever
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    Nemico Kazzuto
    00 26/10/2010 12:51
    Proseguo con ordine
    Racconto namberfor
    Il tema è la dipendenza dal lavoro, altra caratteristica della società ammerigana. Hanno coniato anche un temine apposta workholic o qualcosa del genere.
    Per un giorno il protagonista di questo racconto non può andare a lavorare, per motivi indipendenti dalla sua volontà, e lui sbarella subito. Perso completamente [SM=x52867] [SM=x52956]
    Mentre noi se un giorno per un motivo qualsiasi, non dipendente da noi, non possiamo andare al lavoro siamo così [SM=x52879] [SM=x52838] [SM=x52988]
    Sarà anche perché siamo donne e abbiamo comunque un migliaio di cose da fare per cui da sempre ci manca il tempo.....

    Racconto namberfaiv
    Si potrebbe intitolare Follia da Centro Commerciale.
    Il libro è stato scritto nel 1990. Allora c'erano i primi centri commerciali, i primi concorsi a premi organizzati negli stessi, i primi onnipresenti Fast Food.
    Ora è diverso, ora sono dappertutto [SM=x52894] , in ogni luogo e vicino ad ogni lago, e a nessuno verrebbe mai una crisi di identità da Centro Commerciale [SM=x52952]

    Racconto nambersix
    Come scrivere un racconto di 8 pagine su una persona che riflette su se stessa chiusa nell'armadio della biancheria e non farlo risultare noioso.Come renderlo creativo e interessante. Chapeau all'autrice [SM=x52910]. Complimenti per la scritttura e la creatività [SM=x52862]

    Edito:
    Racconto namberseven
    Terribile. Straziante. Ho le lacrime agli occhi....
    [Modificato da dance4ever 26/10/2010 13:07]

    #BragaOut Ridere in faccia a Braga è un dovere morale, un imperativo categorico kantiano
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    manakachan
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    Nemico Kazzutissimo
    00 27/10/2010 10:08
    Che angoscia 'sto libro!Ogni volta che ho cominciato una storia, l'ho mentalmente ambientato in una di quelle classiche periferie americane alla Wisteria Lane con le loro villettine tutte candide e immacolate...e poi dentro il peggio del peggio: droga, perversioni, alienazione, storie drammatiche.
    Sicuramente drammaticissimo il racconto numero 7, quello che ha fatto piangere Dance!(Esther in the night, vero?non ho ho contato il numero dei racconti, ma dovrebbe essere quello!)Credo che sia una delle tematiche più spinose da affrontare, non è facile riuscire a dipingere una famiglia che arriva ad odiare (sempre che prima lo amasse, mi sembra che la sorella a un certo punto dica che lo ha sempre odiato) uno dei suoi componenti perché in coma, senza farla passare per egoista o cinica.Direi che la scrittrice ha rappresentato molto bene il travaglio della madre e l'atroce sofferenza che la porta alla scelta finale.

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    dance4ever
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    Nemico Kazzuto
    00 27/10/2010 11:45
    Che bello Mana

    sei tornata fra noi! [SM=x52865]

    Io il libro l'ho finito.
    Gli ultimi tre racconti lui ho letti intanto che ero dal gommista stamattina.
    Hanno come argomento il sesso quindi non riporterò la trama.
    Anche qui comunque, tanto per restare in tema, nulla di normale.

    Indubbiamente ti lasciano un certo disagio addosso questi racconti.
    Se sono lo specchio di una società, direi che spavento! [SM=x52866]

    Li ho trovati molto interessanti comunque e penso che leggerò ancora qualcosa di quest'autrice.

    E' un librettino che, come avete visto dalla mia cronaca in tempo reale, si legge in tre ore. Nessun altro vuole mettercisi e commentarlo con noi? [SM=x52935]

    #BragaOut Ridere in faccia a Braga è un dovere morale, un imperativo categorico kantiano
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    laur4brown
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    Utente Semplice
    Nemico Semplice
    00 27/10/2010 12:19
    In cerca di Johnny
    M'è piaciuto, anche se tutto sommato per ora ho preferito il primo. La prima cosa che mi sento di quotare è Erol quando pensa "ce ne sono di coglioni, in giro" [SM=x52871]. Perchè poveraccio, sono nata sotto la sua stessa stella, non incontro gente un minimo a posto, lo capisco!

    La cosa inquietante di questo racconto è che Erol quasiquasi si trova meglio con lo psicotico che l'ha rapito, e sicuramente fa una vita più sana e sensata che con sua madre. Addirittura in tre giorni mi si trasforma in un ragazzino più disciplinato e motivato, vuole pure spaccare la legna e pescare. Ovviamente la causa è da ricercarsi nella madre altamente trascurante che per stare appresso alla sorella ritardata, si è completamente dimenticata di avere un altro figlio e lo parcheggia ovunque, per toglierselo dai piedi. Ho sempre pensato che il 90% delle persone dovrebbe evitare di fare dei figli. Forse anche qualcuna in più. Poi mi chiedo cosa li spinga a procreare visto che evidentemente non sono adatti nè predisposti...

    Questa tematica della "pazzia" mi ricorda un po' il matto di Revolutionary Road che alla fine sembrava più normale della gente normale perchè aveva il coraggio di dire cose che gli altri non solo non avrebbero mai detto ma avrebbero persino voluto non ascoltare.

    C'è molto infatti della provincia americana dabbene, come avete già sottolineato, della borghesia americana, quella che in quanto a modus vivendi tocca i supremi vertici della follia collettiva. Noi ancora non ci siamo arrivati ma siamo lì lì sulla buona strada. Mi viene in mente una persona che conosco che ha 4 televisioni (di cui uno in terrazza per quando mangia all'aperto) e 3 dvd recorder in una casa con 2 persone. E mi viene in mente mia madre quando ha detto a mio marito che non sono normale perchè al momento del passaggio al digitale ho seriamente ponderato l'idea di cogliere l'occasione e sbarazzarmi del tutto della tv. In effetti se testate in giro, poche persone non hanno la tv e quelle che fanno questa scelta sono trattate come delle persone un po' troppo alternative e fuori di testa. Io sono cresciuta in una famiglia dove l'unico modo di stare insieme era piazzarsi davanti alla tv (stile Matilda di Dahl) e mi ricordo che una sera a cena da una mia amica, alle elementari, rimasi impressionata dal fatto che loro in cucina non l'avevano proprio, e quando chiesi come mai loro mi risposero che una delle regole della famiglia era tenere spenta la tv a cena per chiacchierare e stare assieme dopo una giornata ognuno per i fatti suoi. Ecco, ero piccola e scema ma già avevo capito che il mio futuro avrei voluto proiettarlo in quella direzione.

    Erol nel racconto mi pare che abbia fatto un po' quest'esperienza: ovvero emergere per un istante dall'apnea esistenziale in cui viveva con la famiglia, molto per bene, molto attaccata alle apparenze e alle convenzioni (da lì la madre che trova che "ci vuole un uomo in casa" o il "rassettarsi e mangiare broccoli e bistecca" quando arriva il padre presumibilmente per "riconquistarlo"). Anche qui c'è molto di fuori e poco di dentro, tanti oggetti che definiscono le persone (il pianoforte ad esempio, che vorrebbe simboleggiare la sana unione famigliare come se fosse una discriminante) ma poi questa madre tutta presa dai suoi simboli non si rende conto del disagio esistenziale del figlio e lo sbologna come se fosse normale in ogni dove. Poraccio. Poi uno si stupisce che si diventa alcolizzati, drogati e via dicendo.

    Bella l'immagine di Erol che percepisce senza razionalizzare lo schifo di tutte quelle villette a schiera che celano solitudine e stupidità e vorrebbe prendere tutti i panni bianchi stesi al sole e distruggere quell'aspetto esteriormente ordinato e pulito.

    Comunque i ragazzini sono sempre un passo avanti [SM=x52910]

    Scusate il solito dilungamento!
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    dance4ever
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    00 27/10/2010 14:03
    Re: In cerca di Johnny
    laur4brown, 27/10/2010 12.19:

    Mi viene in mente una persona che conosco che ha 4 televisioni e 3 dvd recorder in una casa con 2 persone.




    eehmmmm [SM=x52943]
    Mbeh, checcentra.....[SM=x52917]

    Fa parte della "sicurezza degli oggetti", no?

    Ma il fatto che io abbia anche 1.200 libri mi toglie dalla categoria? [SM=x52878]
    [SM=x52989] [SM=x52940]

    #BragaOut Ridere in faccia a Braga è un dovere morale, un imperativo categorico kantiano
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    laur4brown
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    00 27/10/2010 18:28
    Re: Re: In cerca di Johnny
    dance4ever, 27/10/2010 14.03:




    eehmmmm [SM=x52943]
    Mbeh, checcentra.....[SM=x52917]

    Fa parte della "sicurezza degli oggetti", no?

    Ma il fatto che io abbia anche 1.200 libri mi toglie dalla categoria? [SM=x52878]
    [SM=x52989] [SM=x52940]



    Anche io ho più o meno quella quantità di libri e pari fumetti... Infatti mi sono sempre chiesta se sia o meno una dipendenza da oggetti, una forma di brama di possesso... Tolto il fatto che sicuramente un libro (superiore a Moccia) ha tutta un'altra dignità rispetto alla "scatoletta malefica", io ogni tanto faccio la prova di separarmene. Per esempio li regalo e scambio e ultimamente frequento un sacco la biblio - anche per il costo esorbitante che hanno raggiunto i medesimi, va detto. Io la tv la uso come schermo per guardare dvd (serie tv e film), per questo avrei voluto sostituirla con uno schermo da collegare a un lettore. Poi ho scoperto che si è costretti a pagare il canone anche se in possesso di un pc o una connessione anche del telefino (per i canali streaming) e allora non mi son presa nemmeno la briga, però la trovo un'ingiustizia...

    "E la stoltezza dei mortali è tanto grande che permettono che oggetti (che sono) insignificanti e di pochissimo valore, ma certamente recuperabili, siano messi in conto, avendoli ottenuti mentre nessuno si ritiene di dover qualcosa per ricevere il tempo; e questo è l’unico bene che nemmeno il riconoscente può restituire".




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    dance4ever
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    00 28/10/2010 08:49
    Re: Re: Re: In cerca di Johnny
    laur4brown, 27/10/2010 18.28:



    "E la stoltezza dei mortali è tanto grande che permettono che oggetti (che sono) insignificanti e di pochissimo valore, ma certamente recuperabili, siano messi in conto, avendoli ottenuti mentre nessuno si ritiene di dover qualcosa per ricevere il tempo; e questo è l’unico bene che nemmeno il riconoscente può restituire".






    Se oggi mi venisse chiesto cosa voglio, chiederei soltanto di avere più tempo a mia disposizione.

    Non ho mai tempo abbastanza per fare tutto quello che mi interessa, calcolando che passo almeno 10 h. al giorno a fare ciò che non mi interessa , ma che devo fare purtroppo per vivere e per permettermi poi di inseguire quello che invece mi prende, mi affascina,mi intriga, mi stimola intellettualmente..... [SM=x52861]

    No, i libri non riesco a regalarli, e se li presto esigo che mi vengano resi. Creano attorno a me, assieme ai miei CD e i DVD delle pareti calde, colorate,e varie che mi piace anche solo guardare e dove mi sento a mio agio.

    E' vero che al giorno d'oggi i libri costano tantissimo, per questo li compro sempre on line dove quasi sempre ci sono sconti del 20 o 30%.
    La "sicurezza degli oggetti" ad esempio l'ho preso su Feltrinelli on line con sconto 25%.
    [Modificato da dance4ever 28/10/2010 08:55]

    #BragaOut Ridere in faccia a Braga è un dovere morale, un imperativo categorico kantiano
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    laur4brown
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    Utente Semplice
    Nemico Semplice
    00 07/11/2010 09:26
    Terzo racconto
    mi ha fatto senZo. Poveraccia la fanciulla. La madre pareva quella di Bridgina Jones. E la mia. Ora capisco perchè sono sempre stata sovrappeso e nevrotica!!
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    Polaris Ilda
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    NEMICO GALATTICO
    00 27/11/2010 16:44
    Scrivo un post
    attinente non al libro ma al club [SM=x52900].
    Mi scuso per la mia assenza. Non tocco libro-di lettura- da settembre [SM=x52958] [SM=x52958] . Fra tesi di dottorato e scuola di ballo non ho mai la presenza di mettermi a leggere. E' triste ma è così [SM=x52861] .
    Spero, quando avrò un po' meno da studiare, di riuscire, almeno nel weekend, a dedicarmi alla lettura. E soprattutto spero di ritrovare questo club, poco frequentato, è vero, ma ricco di spunti sia di lettura che di riflessione.
    Dance in particolare, non pensare mi sia dimenticata dei nostri battibecchi, mi mancano assai [SM=x52865] .

    Questo per dirvi che mi spiace non essere presente...spero di avere un 'posto' dove tornare [SM=x52927]

    Barbara-Polaris.


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    laur4brown
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    Utente Semplice
    Nemico Semplice
    00 30/11/2010 22:21
    Io
    Sono contenta se andiamo avanti nonostante le difficoltà di vario genere [SM=x52979] e di quasi tutte. Ho rallentato coi racconti perchè sono talmente deprimenti che già ho un umore alla "dammi una lametta che mi taglio le vene" mi ci mancano solo quelli!

    Anche io non voglio che ci scoraggiamo perchè comunque è bello conversare qui a prescindere anche andando fuori tema.

    Ma ditemi una cosa, ce la facciamo anche quest'anno una lettura a tema natalizio? Però a me non viene in mente nulla, visto che l'anno scorso già abbiamo fatto Dickens. Forse Buzzati ha scritto qualcosa sul Natale, ora mi metto un po' a googlare, però proponete qualcosina anche vobis...

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    manakachan
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    Nemico Kazzutissimo
    00 06/12/2010 17:29
    In effetti questi racconti sono davvero deprimenti...un pessimo campionario del genere umano!Anche a me la ragazza del terzo racconto ha fatto moltissima pena...la madre la tratta come una deficiente e peggio, quel suo non stupirsi nel vederla girare nuda mi sembra veramente un'insulto alla sua dignità, come dire "mia figlia è obesa e quindi non è una persona normale". Non so io l'ho interpretata così, ditemi voi come l'avete intesa...
    -------------
    Io per il periodo natalizio mi sto facendo una full immersion in Jane Austen, con mia somma vergogna ho letto solo Emma, forse perché di Ragione e sentimento e di Orgoglio e pregiudizio avevo visto i film e allora non ne ero incuriosita...Comunque se si decide di leggere qualcosa anche questo mese, ci sono!!!!

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    laur4brown
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    Nemico Semplice
    00 29/12/2010 01:05
    Ragazze
    io sto per cominciare a leggere Il cavallino bianco - Moonacre, qualcuna ha voglia di fare un tentativo? Sempre senza impegno!!

    Maka i miei libri della Austen in ordine di gradimento sono:
    1) Mansfield Park
    2 e 3 a parimerito) Northanger Abbey e Persuasione
    4) Orgoglio e pregiudizio
    5) Ragione e sentimento
    6) Emma

    Altrimenti se vi va un classicone pesantissimo ho sempre sognato di leggere i Miserabili ma non ho mai avuto il coraggio di cominciarli!!
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    dance4ever
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    00 29/12/2010 11:39
    Laur4 ci dici qualcosa
    di più sul libro che proponi?
    Così decidiamo se riaprire il Club temporaneamente chiuso ......
    [SM=x52880]

    #BragaOut Ridere in faccia a Braga è un dovere morale, un imperativo categorico kantiano
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    laur4brown
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    00 01/01/2011 19:22
    Re: Laur4 ci dici qualcosa
    dance4ever, 29/12/2010 11.39:

    di più sul libro che proponi?
    Così decidiamo se riaprire il Club temporaneamente chiuso ......
    [SM=x52880]




    Ciao cara, il libro che dicevo è quello da cui hanno tratto il film Moonacre, un paio d'anni fa al cinema. Si intitola IL CAVALLINO BIANCO, è un libro per ragazzi di Elisabeth Goudge, pubblicato da Rizzoli a 9 euro trama:

    Maria Merryweather ha tredici anni quando, rimasta orfana, si trasferisce a Moonacre Manor, ospite di un ricco, eccentrico cugino. L'antica dimora si rivela colma di mistero e di segreti e Maria scopre ben presto di essere predestinata a salvarla dalla scomparsa, riscattando le colpe dei suoi antenati che ne hanno segnato la sorte. Grazie all'aiuto delle magiche creature che da sempre abitano l'incantevole vallata e alla sua determinazione, Maria, ultima Principessa della Luna, riuscirà a salvare Moonacre e a riportarvi la serenità perduta.

    Sennò per Natale mi hanno regalato IO SONO UN GATTO di Natsume Soseki pubblicato da Beat sempre a 9 euro, e questo era pure tanto che volevo leggerlo trama:

    Il Novecento è appena iniziato in Giappone, e l'era Meiji sta per concludersi dopo aver realizzato il suo compito: restituire onore e grandezza al paese facendone una nazione moderna. Il potere feudale dei daimyo è un pallido ricordo del passato, così come i giorni della rivolta dei samurai a Satsuma, e l'esercito nipponico contende vittoriosamente alla Russia il dominio nel Continente asiatico. Per Nero, il gatto di un vetturino che spadroneggia nel quartiere in cui si svolge questo romanzo, i frutti dell'epoca moderna non sono per niente malvagi: ha un pelo lucido e un'aria spavalda impensabili fino a qualche tempo fa per un felino di così umile condizione. Per il protagonista di queste pagine, invece, un gatto dal pelo giallo e grigio, che i suoi simili sbeffeggiano chiamandolo "Senza nome", le cose non stanno così: dinanzi ai suoi occhi si dispiega tutta l'oscura follia che aleggia in Giappone all'alba del XX secolo. Il nostro eroe vive a casa di un professore che si atteggia a grande studioso e che, quando torna a casa, si chiude nello studio. Di tanto in tanto il gatto va a sbirciarlo e puntualmente lo vede dormire. Certo, il luminare a volte non dorme, e allora si cimenta in bizzarre imprese. Compone haiku, scrive prosa inglese infarcita di errori, si esercita maldestramente nel tiro con l'arco, recita canti no nel gabinetto, spettegola della vita dissoluta di libertini e debosciati... Insomma, mostra a quale grado di insensatezza può giungere il genere umano in epoca moderna...


    Terzo libro, altro regalo, per me un'incognita ma la copertina è molto bella IL GIARDINO DEI SEGRETI di Kate Morton pubblicato da Sperling e Kupfer a 14,50, trama:

    È il 1913 e sulla costa dell'Inghilterra una nave è pronta a salpare per l'Australia: a bordo, tra i passeggeri in cerca di fortuna e i rudi marinai intenti alle manovre, una bambina di quattro anni, Neil, stringe il prezioso libro di favole che le ha regalato la misteriosa Autrice, Eliza Makepeace. Che dovrebbe prendersi cura di lei, ma l'abbandona sul ponte. Distratta dalle attenzioni di un bimbo più grande che la invita a giocare, Neil non si accorge che il rombo dei motori si fa più incalzante, e la nave lascia il molo diretta verso il mare aperto. Dopo una traversata che sembra infinita, quando il transatlantico arriva a destinazione, la piccola si ritrova sperduta nel porto di Maryborough: è smarrita, non ricorda il suo nome e tutto ciò che le è rimasto è una valigina bianca che contiene qualche vestito e quel bellissimo libro di fiabe. Per Hugh, il capitano del porto, quella delicata creatura pare piovuta dal cielo, a consolare lui e la moglie della loro sterilità. Da quel momento sarà sua figlia. Solo la sera del suo ventunesimo compleanno Neil apprende dal padre il segreto delle sue origini e la sua vita cambia per sempre.

    Ditemi voi se qualcuno vi piace, se volete cominciarne uno con me o se volete proporre qualcosa, io son qua.
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    Polaris Ilda
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    NEMICO GALATTICO
    00 01/01/2011 20:55
    Laura
    bellissime proposte: l'ultimo l'ho letto un po' di mesi fa, bello, non come il primo della Morton (ritorno a Riverton Manor) ma è decisamente un bel libro.

    Per gli altri due, io ci sto! sceglietene uno e partecipo, in fondo in due mesi posso farcela!
    Dance, quale preferisci? A me sembrano interessanti entrambi, forse mi intriga lievemente di più Io sono un gatto...ma libere!
    A presto allora e buon anno mie lettrici [SM=x52865]


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    dance4ever
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    Nemico Kazzuto
    00 03/01/2011 09:29
    Ok d'accordo per il Gatto
    visto che a casa ho accolto l'ultimo trovatello e ormai siamo a quota tre mici randagi che ora stanno benone, lo sento un argomento vicino a me.

    Avverto una mod per la riapertura del Club, ma mi raccomando non mollatemi strada facendo come al solito [SM=g1420253]

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