00 07/05/2008 12:52
Buongiorno nemici e nemiche
Vi posto l'intervista a Francesco che ho appena pubblicato sul sito...complimenti a chi ha fatto la domanda su Gianni Sperti[SM=x52938] [SM=x52938] [SM=x52938] [SM=x52862] [SM=x52862]
...so che è roba vostra... [SM=x52968] [SM=x52968]

- Come stanno andando le prove?
Le prove stanno andando benissimo, mi trovo bene con il gruppo che lavora al musical, ho dovuto imparare tutto molto in fretta, ma me la sto cavando abbastanza egregiamente.

- Come ci si sente ad avere improvvisamente tanta popolarità? Quali sono i pro e i contro di essere diventati famosi?
Non mi sono ancora reso conto del tutto della popolarità che improvvisamente mi ha dato “Amici” perchè da poco sono uscito dalla casetta e ho ripreso subito a lavorare senza sosta al musical tante ore al giorno. Sono rimasto veramente, per la prima volta, frastornato a Cagliari, vedendo quel mare di folla che era li’ da tutto il giorno solo per noi. Li’ ho messo a fuoco. I pro sono tanti: la sensazione che ciò per cui ho lottato e sudato tanto è apprezzato da tanta gente, la certezza di aver fatto bene tanti anni fa ad…inseguire un sogno, l’impressione, quando ballo, di volare ancora più in alto, sorretto dagli sguardi e dal cuore di tanta gente. Di negativo c’è solo che è piu’ difficile isolarsi e trovare un po’ di tempo per sè stessi come facevo prima.

- In che cosa ti senti cambiato da questa esperienza?
Veramente non mi sento molto cambiato, rafforzato questo si; sono e resto una persona molto paziente, aperto al dialogo, che non dà eccessivo peso alle cose che non sono veramente importanti. Continuero’ a “non litigare” per delle sciocchezze. Quando invece m’imbatto in cose che ritengo importanti, allora so lottare e dire la mia a chiunque e dovunque. Un piccolo cambiamento? Ho imparato anche a lavorare “divertendomi”.

- Cosa porterai con te di questa esperienza e che cosa invece ti lascerai alle spalle?
Portero’ con me gli insegnamenti dei professori, tutti, perchè mi hanno dato molto. Mi lascerò alle spalle quella fastidiosa sensazione che a volte percepivo nelle persone (ma forse la percepivo solo io) del mutare atteggiamento a seconda che si fosse fuori o sotto le telecamere. Mi porterò dietro, infine, una bella esperienza di vita.

- Degli insegnanti di Amici chi ti ha dato di più dal punto di vista artistico ed umano?
Dal punto di vista artistico ed anche umano indubbiamente Alessandra Celentano e Fioretta Mari.

- Vivendo all’interno del programma si vedeva che alcune cose erano già organizzate?
Assolutamente no.

- Ti rendevi conto della “discriminazione” di cui a volte sei stato oggetto? E ti sei chiesto il motivo di tale comportamento?No, da dentro non ti rendi conto di nulla, si lavora, si studia e basta.

- Ti penti di qualcosa nel tuo percorso ad Amici?
Non credo di dovermi pentire di nulla, ho cercato di essere sempre il più possibile me stesso anche se non è stato sempre facile.

- Nei tre mesi passati in “clausura” nella casetta c’è stato un momento in cui hai pensato “stop, basta, ora scappo via da qui e me ne torno a casa dalla mia famiglia”?
Si, c’è stato più di un momento, quando avevo dolore al ginocchio, Garrison e Maura sembravano non apprezzare il mio lavoro e, per quanto mi sforzassi, non trovavo la strada per arrivare a loro. La cosa più triste è stata quando tutti i professori hanno detto che io non dovevo vincere, lì mi sono chiesto: ma perchè? Cosa mi manca rispetto agli altri? E avrei voluto veramente andarmene perchè non c’era soluzione possibile, cosa stavo a fare lì dentro? …ma io sono “capa tosta”…

- Chi è il cantante che ti piaceva di più all’interno della scuola? E chi il ballerino che più apprezzavi?
I miei cantanti preferiti sono Cassandra Marco, e Roberta. Tra le ballerine: ho apprezzato molto Cristina.

- Con che ballerino professionista ti sei trovato meglio a lavorare? E con che professore? E nella fase pre-serale con quale tua compagna?
Mi sono trovato bene con tutti i professionisti, in particolare con Maria Zaffino, Anbeta e Francesca. Con Alessandra come insegnante, e nella fase pre-serale con Cristina.

- Sei stato contento dei tuoi compagni di squadra blu, o c’era qualcuno dei bianchi con il quale avresti voluto essere in squadra?
Sono stato contentissimo dei miei compagni di squadra; avrei voluto ci fossero con me anche Roberta e Susy.

- Com’è Cassandra di carattere?
Cassandra è una persona sensibile e matura per la sua età, parlavamo di tutto e mi ha aiutato a superare momenti difficili.

- La tua intervista con Aldo Busi è mai avvenuta?
Si, ho fatto una “chiacchierata” una volta con Busi, ma poi mi hanno detto che non è mai andata in onda, forse per motivi tecnici.

- Dopo un po’ non innervosisce sapere di essere osservato/ascoltato 24 ore su 24?
Questa e’ la cosa che ti logora di più, soprattutto all’inizio. Poi ci fai un po’ l’abitudine.

- Il ricordo più bello di questa avventura?
La sensazione che avevo addosso la sera della finale, mi sentivo di nuovo un “animale da palcoscenico” e il momento in cui mi hanno detto che avevo vinto il premio della critica.

- Ma che cosa provavi quando ballavi davanti al pubblico e alla commissione di Amici?
Quello che provo sempre quando danzo: la sensazione di essere solo con la mia partner e di volare dentro la musica.

- Marco: visto che tu ci hai convissuto per tre mesi, com’è veramente? Mi è sembrato che fra voi sia nata una bella amicizia, speri di coltivarla e farla crescere o pensi che finirà qui?
Marco è quello che tutti voi vedete, un ragazzo buono, un po’ ragazzino a volte, vivace, estroverso, istintivo e impulsivo, ma una bella persona. Voglio continuare ad essergli amico, sicuramente ci sentiremo, ma il suo successo chissà dove lo porterà?!

- Pensavi di ricevere il premio della critica?
No sinceramente, anche perchè è stato sempre dato ai cantanti.

- Come si mangiava in casetta? Il cibo era digeribile?
Si mangiava abbastanza bene.

- Come mai secondo te Garrison ha voluto che prendessi parte allo spettacolo “Io Ballo”?
Probabilmente mi ha visto adatto ad interpretare una parte nuova, all’interno del musical, che lui e Alessandra avevano in mente.

- Quante volte hai pensato di poterti permettere almeno un attacco d’isterismo dopo tutto il contegno che hai dimostrato?
L’isterismo non fa proprio parte di me, però all’inizio, appena entrati, eravamo un giorno in sala relax, e all’improvviso intorno a me tutti urlavano, gridavano uno sull’altro, non si capiva più nulla, sembrava di essere in un “pollaio impazzito”. Allora mi è successo di…”sclerare” all’improvviso. Si sono azzittiti tutti, sorpresi dal mio comportamento anomalo, ma tutto ciò non è andato in onda…forse ho detto cose irripetibili…l’ho rimosso.

- Per quanto tu non lo abbia dimostrato, in quante occasioni sei rimasto deluso dalla realtà che hai vissuto lì dentro?
In verità non sono state tante le occasioni in cui sono rimasto deluso dalla realtà che mi circondava. Una volta che hai capito bene in che realtà ti trovi (quella televisiva) e cosa vuoi essere tu in quel contesto (persona o personaggio), tiri dritto per la tua strada, qualunque sia la realtà che ti circonda… Certo mentirei se dicessi che non ho avuto momenti difficili, ma li ho sempre superati con la fiducia in me stesso e con l’amore per la danza.

- Com’era il rapporto con i ballerini professionisti? Puoi raccontarci qualche aneddoto che, da casa, ci siamo persi? Come hanno accolto, loro, la notizia del tuo ingresso nel cast di “Io Ballo”?
Con i ballerini professionisti c’è stato molto feeling fin dall’inizio. Ricorderò sempre Anbeta che per difendermi da Garrison che affermava avessi sbagliato la coreografia, è rientrata in scena incappucciata, pronta per andare a casa. Avrei voluto baciarla, anche perchè lei non fa queste cose molto facilmente. Nel musical mi hanno accolto benissimo, so che Garrison e Alessandra, prima di dirmelo, hanno chiesto ai professionisti se mi volevano nel cast, tutti mi hanno accettato e cercano di darmi una mano.

- Fra ma cosa ti è passato per la mente dal momento in cui Sperti ha staccato il piede dalle tue mani fino al momento in cui l’hai visto spiaccicarsi al suolo? Ma soprattutto, lo sai che è stata la scena più comica mai vista ad Amici?
Ho avuto una paura tremenda, pensavo si fosse fatto male. Sono rimasto sconvolto per un po’, seduto su quello sgabello. Poi, durante il passo a due con Francesca che ho fatto dopo, quasi tremavo. Però sono contento che non sia successo nulla…e ora, a mente fredda, e sapendo che Gianni sta bene, mi viene da sorridere riguardando quella scena. Mi sono preso una gran bella spaurita.

- Per quanto riguarda Amici, tra autori e professori c’è qualcuno che cambia particolarmente il suo comportamento a seconda che si sia in diretta, non in diretta o senza le telecamere?
In parte, questo è un comportamento naturale, poi magari c’è chi esagera un po’.

- Pensi che l’iniziativa di far cantare gli inediti ai cantanti abbia contribuito a “pubblicizzare” i cantanti, a danno di ballerini/attori? E credi ci possa essere un modo per “pubblicizzare” anche i ballerini?
Non credo che la pubblicizzazione dei cantanti con gli inediti avvenga a danno dei ballerini. C’è una specie di “selezione naturale” in televisione (in particolare ad Amici), i cantanti “rendono” meglio dei ballerini che hanno la loro collocazione più naturale nei teatri, e gli attori di solito sono i fanalini di coda..
Per pubblicizzare un ballerino gli si deve costruire addosso una coreografia che lo valorizzi al massimo e questo non è sempre realizzabile. E poi lo si deve mettere in condizioni di dare il meglio di sè, vi assicuro che non è facile.

- Leon: lui che lo scorso anno ha sfidato le ire degli americani per difendere l’idea di danza della Celentano, e che quest’anno si è “venduto” alla causa di Giulia, che rapporti ha avuto con te?Leon e’ una persona squisita, con me è stato sempre molto carino e premuroso.

- Qual’è la persona a cui tieni di più all’interno di Amici?
Non capisco da quale punto di vista, affettivo, professionale? Altro? Ho conosciuto e apprezzato molto Maria De Filippi, che in video appare solo nelle trasmissioni, ma che per noi ragazzi c’era sempre, con lei ti viene voglia di confidarti, ed è molto materna.

- So che ti trovi molto bene a ballare con Maria Zaffino, cosa pensi di lei?
Penso che sia una persona favolosa, dolce, positiva, dinamica, piena di vita, molto professionale, e ottima ballerina.

- Ti ha sorpreso sentire Marconi dire che potresti fare l’attore? Che ne pensi?
Si un po’ mi ha sorpreso perchè ho sempre pensato di non essere tagliato per la recitazione, però mi ha anche inorgoglito!

- Vessicchio e altri ti hanno detto che potresti approfondire anche il canto, grazie anche al tuo buon metodo di studio…a quando un bel duetto con Cassandra?
Chissà, forse in qualche serata insieme…si mi piacerebbe.

- Qual’è stato il balletto più impegnativo per te? Quale dei tanti ti è rimasto impresso?
Uno dei più impegnativi è stato “Cade la pioggia” di Steve, poi per me tutti i balletti di hip hop. I miei preferiti sono stati: “Luz Prodigiosa” e “Assassin Tango” di Alessandra e “Sospiro” di Garrison.

- C’è qualche compagno/compagna sul quale hai cambiato giudizio nel corso della trasmissione?
Si, Marta.. Prima della divisione in squadre non avevo avuto contatti con lei e mi sembrava aggressiva e litigiosa, ma poi, parlandoci e vivendo con lei, ho capito che era più che altro autodifesa.

- Nelle settimane del serale vivendo con le telecamere sempre puntate addosso sei riuscito a essere Francesco in tutto e per tutto? Ovvero c’è qualche aspetto del tuo carattere che non è emerso perché troppo condizionato dalle telecamere? Se sì quale?
Essere sempre Francesco è stata la cosa piu dura. Nelle ultime settimane quando mi faceva male il ginocchio sono arrivato un giorno al…”punto di rottura” ed è uscita quella parte di me che fino ad allora avevo saputo tenere bene a bada (la lacrima): fortunatamente le telecamere non sono riuscite a cogliere il momento.

- La Fracci e l’invito al Teatro dell’Opera: non andrai a fare il provino? Perché? Forse lo vedi come un ritorno ad una danza d’impostazione troppo “classica” come quando eri in Germania? La consideri un’involuzione anziché un progresso?
L’invito della Fracci mi ha molto molto lusingato, ma nei miei pensieri per un prossimo futuro c’è l’America con tutto quello che di nuovo e di diverso mi potrà dare.

- Alla luce di quella che è stata la tua esperienza ad “Amici” consiglieresti la partecipazione ad altri ballerini del tuo calibro? (ovvero con esperienza prettamente “teatrale”)
Si la consiglierei perchè comunque è una bella esperienza che ti rafforza e ti dà anche tanta visibilità, ma a patto che il ballerino abbia un bel caratterino e soprattutto molta fiducia in se stesso, nelle sue capacità e tanta voglia di lavorare bene e velocemente (la vita in teatro è molto meno frenetica).

- Cosa hai pensato appena uscito da Amici?
Adesso mi ridanno il cellulare e telefono alla mia famiglia.

- Hai mai ricevuto prima o durante Amici un complimento che ti ha davvero fatto arrossire?
No arrossire no, gonfiare come un pavone invece si, quando un giorno Fioretta Mari mi ha guardato passare e mi ha detto: “…resta sempre così come sei…sei splendido!”

- Quella che si vede in televisione è danza?
Tutto per me è danza, certo la danza in teatro è completamente diversa da quella televisiva ed è un dato di fatto che in tv non si vede mai la danza classica (purtroppo dico io).

- Come ti sei sentito, dopo tanti mesi lontano, al ritorno nella tua città?
Ma sai, io sono abituato a star lontano da Jesi, è da quando ero piccolo che vi manco. Comunque mi sono sentito “al sicuro”, nel luogo della mia famiglia, dove ho potuto di nuovo…cimentarmi nella guida (da poco ho preso la patente).

- Cosa pensi di Firenze? C’è qualche particolare (tipo luoghi ecc…) della tua vita da “fiorentino” che ti ricordi con piacere?
Firenze è meravigliosa per me ed è la città dove sono cresciuto, la amo profondamente, non c’è un luogo che mi è più particolarmente caro (a parte forse la mia vecchia scuola di danza); Firenze la ami tutta, il suo centro storico è meraviglioso, il colore del cielo sopra S. Maria del Fiore è di un azzurro che toglie il fiato. Un giorno spero di avere una casa a Firenze.

- Qual è un tuo sogno artistico che vorresti veder realizzato?
Una mia coreografia che ha successo.

- Quale, tra gli stili provati, ti è piaciuto di più e che pensi di approfondire in futuro?
Il mio stile naturale e’ il contemporaneo che ad Amici non c’è; ho danzato con piacere tutto, ma in particolare le coreografie neoclassiche di Alessandra e…devo dire, a volte, di Garrison che è molto creativo e riesce a fare cose molto diverse e anche molto belle.

- Il fatto di aver appreso nuovi stili di danza pensi che ti porterà lontano dalla danza contemporanea che conoscevi e facevi a teatro (in sintesi i tuoi interessi lavorativamente parlando sono cambiati?)
Questo dipende dalle occasioni che si presenteranno nella mia vita professionale d’ora in avanti. Ma io non escludo mai nulla a priori e il mio interesse per la danza spazia sempre a 360 gradi.

- Comincerai a dedicarti più assiduamente alla danza classica o continuerai per il tuo stile?
La danza classica farà sempre parte della mia quotidianità perchè è solo con lezioni quotidiane di classico che si progredisce sempre anche negli altri stili. Certamente non abbandonerò mai il contemporaneo, stile che sento molto mio.

- Cosa ti aspetti di trovare in america, se ci andrai?
Degli insegnanti ottimi e…perchè no, stili di danza ancora nuovi e diversi.

- Prima dell’esperienza di Amici, quale è stato il momento più emozionante della tua vita artistica?
Il mio primo saggio alla scuola di Firenze e aver ballato in teatri, all’estero, talmente grandi che c’erano dei piccoli schermi nello schienale delle poltrone per permettere alle persone di vedere i ballerini.

- Che ti aspetti dal futuro?
Di riuscire a ballare tanto per ora, forse anche recitare, perchè no? Poi di provare la strada dell’insegnamento che ho già sperimentato in piccola misura, ma abbastanza per capire che mi piace molto.

- Cosa vuol dire andare a dormire, dopo mesi, fuori da Amici e sapere che sei stato in finale, che hai ricevuto la borsa di studio, che andrai in America a studiare e che sei già stato preso in “Io Ballo”…che effetto fa? Cosa pensi di tutto questo prima di addormentarti?
Penso di essere un ragazzo molto fortunato perchè posso trasformare la mia passione in lavoro, per questo ho lavorato tanto dentro ad Amici e continuo con lo stesso ritmo, mi rendo conto che non a tutti è stato dato quello che ho io, e ritengo di non dover sciupare questa opportunità.

- Tu, che hai un carattere bellissimo, ora che sei uscito, c’è qualcosa che devi dire a qualcuno? Devi rimproverare qualcuno? Ti ha deluso qualcuno?
Ho sempre cercato di dire a tutti quello che pensavo anche se sempre con modi civili, perciò non devo dire nulla di più. Forse qualche cosa detta da Maura mi ha ferito un po’.

- Vorresti fare carriera in televisione oppure solo a teatro?
Per il momento non escludo nè l’una nè l’altro.

- Sei passato dal palcoscenico del teatro a quello televisivo, fino ad arrivare a Piazza del Popolo gremita di gente: quali sono le sensazioni nel danzare davanti a platee così diverse?
La sensazione è sempre la stessa perchè quando io danzo, lo faccio come se non ci fosse nessuno a guardare… Si diventa musica e aria, si cerca lo spazio per lasciare andare l’anima, si è liberi di volare!

- Quali ballerini e ballerine ti piacciono, ti affascinano, ti fanno venire le farfalline nello stomaco?
Certo, ballerine e ballerini famosi che mi piacciono ce ne sono e molti, ma qui vorrei dire che ammiro molto e mi fanno venire le “farfalline” allo stomaco alcuni ballerini e ballerine eccezionali, ma poco conosciuti perchè ballano in compagnie teatrali, come molti miei ex colleghi a Stoccarda e all’Aterballetto per esempio, che ballano divinamente bene.

- Come fai ad essere sempre così riflessivo e a non abbatterti mai?
Quando vai via dalla famiglia presto come me e ti trovi da solo a dover andare avanti, è la vita che ti insegna come fare.

- C’è qualcosa che ti fa/ti ha fatto letteralmente perdere le staffe?
L’egoismo di chi prende sempre, e crede che tutto gli sia dovuto.

- Da piccolo eri timido…ti saresti mai immaginato di diventare uno dei finalisti di una trasmissione come Amici?
No mai, tutt’al più guardando “Dirty Dancing” pensavo un giorno di ballare allo stesso modo in un…villaggio turistico.

- Per un ballerino che deve danzare un balletto che ha una sua storia e/o un suo significato metaforico, quanto è importante il costume ed eventualmente l’ambientazione scenografica? C’è un aiuto notevole per l’interpretazione o spesso queste due cose non fanno poi tanta differenza? (ovviamente rifatti alla tua esperienza precedente…)
Certamente il costume e l’ambientazione scenografica è importante in un balletto, così come sono importanti le luci, gli oggetti di scena e tutto quanto riporta lo spettatore alla storia che si vuole narrare o al significato di una coreografia. Ma il ballerino (almeno per quanto mi riguarda) si fa guidare innanzitutto dalla musica e dalle sensazioni che essa gli suscita, si fa coinvolgere, nei passi a due, dal feeling con la partner, il contatto fisico intenso, fatto a volte anche di un solo sguardo, ti ruba completamente la concentrazione.

- Sono rimasta molto colpita da un intervento di mamma Sissi in cui diceva che molte volte avresti preferito sentirti “accolto” piuttosto che “ammirato”. La tua bellezza e il tuo talento sono stati davvero un “peso” nei rapporti con gli altri?
A volte purtroppo si, sopratutto durante l’adolescenza quando vorresti solo essere accettato dai tuoi coetanei e condividere con loro le tue esperienze. Ma loro provano diffidenza nei tuoi confronti perche’ le ragazze ti…guardano troppo e inoltre pratichi qualcosa che non è…uno sport.

- Cos’è per te la “sensualità” nella danza?
Sensualità può essere anche solo uno sguardo, la si può vedere anche solo alzando una mano in un certo modo, o in un sorriso particolare, la sensualità ha mille sfaccettature anche nella danza e ogni ballerino la rende a suo modo, è talmente soggettiva che anche ogni persona del pubblico la percepisce a suo modo.

- Come ti sei sentito quando in mezzo ad un’orda di 80.000 persone in Piazza del Popolo è sceso un silenzio ammirato, mentre eseguivi “Luz Prodigiosa”? Te ne sei reso conto?
No non me ne sono reso conto perchè era come se tutto sparisse intorno a me, amo particolarmente quella coreografia e amo danzarla con Anbeta. Guardavo e sentivo solo lei e la musica in quel momento.

- Come gestisci l’ansia prima di una gara o di un’esibizione? In quale rapporto sono adrenalina, memoria, pensiero del giudizio altrui, ecc…?
Ho imparato nel tempo a gestire l’ansia da esibizione ripassando mentalmente la coreografia fino all’ultimo secondo prima di entrare in scena, l’adrenalina sale a mille, ma il pensiero del giudizio altrui in quei momenti mi abbandona, io danzo per me prima di tutto, per far felice me.

- C’è stato un avvenimento scatenante, un episodio che ti ha fatto capire che la tua vita sarebbe stata la danza? Come ti sei avvicinato a questa forma d’arte?
Mi sono avvicinato per caso, l’episodio scatenante invece è stato quando Daniel Tinazzi (coreografo) mi ha notato durante uno stage e ha chiamato da parte mia madre dicendole che doveva portarmi a Firenze a studiare danza sul serio. Lì ho deciso che quello era ciò che volevo fare…da grande.

- Risulti essere una persona molto riservata (giustamente aggiungo io!): come la vivi tutta questa invasione nel tuo privato?
Per ora non la vivo troppo male e penso che comunque anche questa notorietà, come tutte le cose, poi si affievolirà.

- Canto e recitazione sono discipline che ti interessavano già prima di Amici? Pensi di continuare studiarle? O il tuo futuro per il momento è nella danza “in purezza”, lasciando, ad esempio, i musical per quando sarai “più in là con gli anni”?
Prima di Amici non pensavo minimamente di poter recitare o cantare, ritenevo di essere negato; adesso, soprattutto dopo quello che mi ha detto Saverio Marconi alla finale, non escludo del tutto tali discipline, soprattutto la recitazione e non escludo di prendere delle lezioni nel prossimo futuro.

- Se potessi avere 5 persone/personaggi/artisti a cena, chi sceglieresti e perchè?
Fiorello (perchè è molto divertente), Laura Pausini (vorrei che cantasse per me), Geppi Cucciari (è simpaticissima), Carla Fracci (parleremmo di danza fino all’alba), la mia amica dell’Aterballetto Ina (è una persona vera e ho tanto arretrato da raccontarle).

- Il fatto di avere un blog così variegato di sostenitori (grandi, piccoli, religiosi…) cosa ti fa pensare?
La cosa mi fa felice, penso che questo sia un pubblico che non si stancherà di seguire il mio percorso non appena sarà iniziata una nuova edizione di “Amici”. Questo e’ un pubblico speciale, che mi ha scelto anche se non sono mai stato un personaggio, che mi apprezza per quello che sono, un ragazzo tranquillo che ama quello che fa.

- Cosa rappresenta per te Nikka? E perkè?
Nikka è casa, coccole, calore, confidenze affetto di quando ero solo in una cameretta fredda, è stata mamma, babbo, Emanuele, nonno, e’ stata l’universo per me.

- Qual è il posto più bello del mondo che hai mai visitato? Perchè?
La nuova zelanda. E’ meravigliosa, è verde di un verde che incanta. I suoi abitanti sono sempre sereni, la vita scorre lentamente in sintonia con la natura, ti dimentichi che cosa sia lo stress.

- Il fatto che fumi: non pensi che, anche se può essere un momento di relax, ti fai del male da solo?
Si lo so perfettamente. Un giorno smetterò. Promesso.

- Una piccola curiosità…credi nel destino?
Non sono un fatalista nel vero senso della parola, ma a volte mi capita di pensare che (per dirla come Dante) “colui che move il sole e l’altre stelle” tenga in serbo per noi delle cose a cui non possiamo sottrarci.

- Dopo l’intervento al menisco, quanto tempo occorre prima di lasciare l’ospedale e poter camminare?
Dall’ospedale si esce il giorno dopo l’intervento con le stampelle, poi prima di abbandonarle passano un paio di settimane, forse anche meno.

- Qual’è il tuo colore preferito?
Il verde. ( [SM=x52874] [SM=x52874] [SM=x52874] ndr)

- Ti piacciono i gatti?
Si i gatti mi piacciono molto, così come i cani.

- C’è una domanda particolare che ancora non ti hanno posto ma alla quale ti farebbe piacere rispondere?
Si, questa: - “Perchè i migliori ballerini diplomati in italia se ne vanno a far carriera all’estero in compagnie straniere?”

Perche’ purtroppo in italia i fondi per la danza sono sempre di meno e ad un ballerino inserito in compagnie italiane che non siano enti lirici, spesso non vengono pagate neanche le ferie, ti fanno contratti a termine e ti possono cacciare in qualsiasi momento, a 30/35 anni sei alla fine della carriera e non esiste niente che ti…rimetta in gioco, magari riciclandoti automaticamente come insegnante. E non avrai mai una pensione che ti permetta di vivere serenamente la vecchiaia.

( fonte www.francescomariottini.it )
[Modificato da mmariot 07/05/2008 12:56]