00 05/06/2013 18:39
Anche Cannito lascia!
Cannito: «Basta Amici,
non faccio l'assistente»

Dopo Maionchi, anche l'insegnante di danza Luciano Cannito, compagno di Rossella Brescia, ha deciso di lasciare il programma di Maria De Filippi. Una decisione annunciata a Vanityfair.it: «La trasmissione è cambiata e non ho più nulla da offrire». E quanto all'amore: «Il mio cuore desidera fortemente un figlio da Rossella»

di Raffaella Serini

«Quella di Amici è stata una bellissima esperienza, intensa e divertente. Ma dopo tre anni sento di non avere più nulla da offrire, perciò ho deciso di lasciare la trasmissione». Dopo l’addio di Mara Maionchi, annunciato su Facebook nei giorni scorsi, anche Luciano Cannito, 51 anni, coreografo e insegnante di danza del talent show di Canale 5 (nonché compagno della ballerina Rossella Brescia), ha deciso di abbandonare il programma di Maria De Filippi. Una scelta che ha voluto comunicare e spiegare a Vanityfair.it.



Cannito, che è successo, si è stufato?
«No, semplicemente credo che la trasmissione si sia trasformata e una figura professionale come la mia non sia più necessaria. La struttura di Amici è diventata più vicina a quella di Ballando con le stelle, dove i concorrenti alla fine vengono giudicati da una giuria di persone “normali”, quali attori e personaggi dello spettacolo. Gente rispettabilissima che però può dare una valutazione di cuore, non tecnica: quante volte è capitato che la Ferilli, Argentero e Gabry Ponte, con grande umiltà, dicessero “io non ne capisco però mi è piaciuta…”.

Si è sentito sminuito?
«Non per un fatto di orgoglio, ma perché si tratta di fare un altro mestiere, l’assistente, che io non so fare. Ho una mia linea, delle idee e non sono capace di organizzare, aspettare che ti dicano che cosa fare, per farlo. La trasmissione è diversa rispetto a quando sono entrato io nel 2010: allora era fortemente specializzata, adesso sembra che non ci sia più bisogno di esperti che diano il loro contributo, ma si tratta più dell’emozione che l’artista dà. E va benissimo così, del resto l’arte è fatta non per gli addetti ai lavori ma per il pubblico».

Ha avuto contrasti con la produzione?
«No anzi, anche perché la forza di Maria è riuscire a costruire una squadra che lei protegge tantissimo, quindi contrasti non ne esistono proprio. Io stesso sono stato molto “coccolato”, soprattutto all’inizio quando non mi conosceva nessuno.

E la sua decisione di andar via com’è stata presa?
«Ho mandato loro una lettera, in cui ho spiegato le mie ragioni e, soprattutto, li ho ringraziati dell’esperienza. Anche Mara (Maionchi, ndr) ha fatto la mia stessa scelta, perché anche lei ha una importante personalità. È molto difficile per me non essere protagonista delle scelte che faccio perché non ho fatto altro per tutta la vita. Oggi questo mio know-how nella trasmissione Amici non serve più».

Lo dice con rammarico?
«No, sono sereno».

Non è che finirà in polemica come con il teatro Massimo di Palermo, che l’ha licenziata in tronco da direttore del corpo di ballo?
«Lì è successa una cosa gravissima, e il fatto di non avere ricevuto neanche una replica dal sindaco Leoluca Orlando dimostra platealmente la gravità della cosa».

Dal teatro hanno risposto che il problema era il compenso, non è che c’entra quello anche con la trasmissione?
«Per carità non c’entra niente, anzi fughiamo ogni dubbio. La loro replica sul compenso è una menzogna, tant’è che in questo momento stanno spendendo il doppio di quanto avrebbero speso con me. Non possono provare contrario, infatti sono in causa con il teatro e quasi sicuramente la vincerò. Tutto si può dire sul mio conto, tranne che io sia “comprabile”: per un sorriso posso lavorare gratis, ma se c’è una cosa che non mi va di fare non ci sono soldi che mi convincano a farla».

Detta brutalmente: Amici non ha più bisogno di lei, ma neanche lei, forse, ha più bisogno di Amici visto che la sua visibilità l’ha ottenuta.
«Sì ma ci tengo a non essere messo in contrasto con persone a cui sono molto riconoscente e con un programma che mi ha dato tantissimo e che fa tanto bene soprattutto alla danza, perché se per il canto esiste The Voice, esiste X Factor, non esiste in Italia una sola trasmissione dove sia data pari dignità alla danza così come al canto. Sul fatto che io vada via molti mi dicono "ma tu sei pazzo"».

La sua compagna Rossella Brescia è fra questi?
«La mia compagna ha lavorato lì per tanto tempo quindi sa quanto è importante quel programma, anche dal punto di vista della popolarità. Ma quando pensi di avere esaurito il tuo contributo non ci sono compagne che tengono: per chi ha il mio carattere è inevitabile. Forse sono così perché mio papà è morto a 52 anni da un giorno all’altro, quindi penso che nella vita bisogna seguire quello che il tuo cuore ti dice di fare, senza che le decisioni siano dettate dalla paura».

Il suo cuore le dice anche di avere un figlio, visto che la sua compagna ha espresso spesso questo desiderio?
«Il mio cuore lo desidera fortemente, perché quando ami tanto qualcuno questa diventa una esigenza di vita. Nel mondo dello spettacolo, dove c’è una competizione straordinaria, si rischia di finire proiettati esclusivamente su se stessi, ma il desiderio diventa forte quando hai la fortuna di incontrare una donna come Rossella, e io me ne strafrego della professione. Chi basa tutto sulla carriera alla fine rischia di ritrovarsi solo, coi ragazzini che ti guardano e ti dicono “scusa nonno te scosti un attimo”».

Mamma che tristezza.
«Ho vissuto buona parte della mia vita mettendo al primo posto il lavoro, e ho pagato un prezzo altissimo: mi sono giocato un matrimonio, sono divorziato, ho una figlia grande che vedo poco e con difficoltà. Ho capito che le priorità sono altre, e che sul lavoro si possono raggiungere anche risultati inferiori ma il piacere che si ha nel condividerli con le persone che ami non ha prezzo».

fonte : vanity fair
[Modificato da pyf 05/06/2013 18:41]