00 13/05/2007 23:40
Fiorello e Benigni
L'uno , l'amico che tutti hanno o vorrebbero avere , l'altro , la metamorfosi del comico , che , non vogliatemene , come il "buon" Villaggio ha voluto trasformare il suo personaggio di DIAVOLACCIO IRRIVERENTE in un improbabile declamatore poetico religioso non sempre gradito al grande pubblico dei suoi ammiratori della prima ora.
Questo puo' permetterselo per il semplice motivo che la maschera del comico sostiene l'insostenibile leggerezza dell'essere tragicodevoto.
Impossibile sarebbe stato l'opposto.
Benigni non sarebbe mai nato come personaggio pubblico se avesse fin dall'inizio intrapreso "il cammin della sua vita" sottobraccio al sommo Dante.
Il Toscanaccio nelle vesti del diavolo e dell'acqua santa [SM=x52906]
O il diavolo , O l'acqua santa! Scelghi lui.
Fiorello e' bravo!
I suoi autori piu' bravi ancora.
Il suo modo di divertire e' semplice e facilmente ascoltabile.
Il suo modo di dialogare o raccontare , racchiude una familiarita' che ne esalta la simpatia.
Lui e' vero , genuino , arrivabile a tutti indistintamente.
E' l'amico che aggrega , quello che puo' dire di tutto senza che alcuno si senta offeso.
Speriamo che almeno a Rosario non nasca l'idea di abbandonare il suo modo d'essere per recitare una parte che lo privasse della capacita' d'esser sorprendentemente scontato.
Per Fiorello Amico e Fratello [SM=x52891]

[Modificato da Etabeta di manikomio 13/05/2007 23.52]


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