Dal sito della Compagnia delle Stelle :
“Canto di Natale” è uno spettacolo dalle mille emozioni: rabbia, indignazione, tenerezza, gioia. Sedici artisti in scena narrano la storia di un uomo che nella sua vita, circondato da ricchezza e denaro, non ha fatto altro che pensare ai propri affari. E sono il vecchio Scrooge, gli spiriti del Natale passato, presente e futuro, il fantasma Marley, la famiglia Cratchit, il bene, il male, il cambiamento dell’io, i protagonisti una storia che colpisce, che entra nell’animo dello spettatore, che sorride, ride, piange
condotto per mano in un viaggio fantastico attraversato da danze, balli, suoni, colori luci per un Musical che è diventato il simbolo dello stile inconfondibile di Moretti della Compagnia delle Stelle."
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Rossella (la Lucà, per chi non sapesse) ha sostituito come
COREOGRAFA Antonio Romano due settimane prime che iniziasse lo spettacolo, avendo 8 giorni per la preparazione. Tanto
contemporaneo e classico; tante promenades en arabesque, passi fuori-peso. coreografie in generale COMPLICATE ad eseguirsi per la tecnica, ma eteree alla vista.
Le 5 ballerine sono gli "
spiritelli" (di cui la Scaligera è la capoccia); nella scena iniziale emergono da dietro le tombe di un cimitero, in seguito hanno entrate velocissime, "tempesta e assalto"!
Una coreografia molto suggestiva con dei
veli bianchi : "
è un trip mentale che mi è venuto una notte".
Rossella discit, Stiff docet.
Nel secondo ruolo intanto la Mizz ha una scena che sembra uscita da un balletto classico
: la mattina di Natale, la
vestizione di Jenny, che ha su un
vestito-sottoveste bianco (costumi stupendi; anche il mitico
cappellino ottocentesco ...se mi sentisse qualcuno
) sembra
una variazione da "La bella addormentata"; la Scaligera vola sul palco in tondo con piqués-jetés, saltando per rappresentare la gioia e con degli changements de pieds al centro che ti fanno venir voglia di sgranchirti le gambe così il 25 dicembre alle 8
Bello sapere che fosse
IMPROVVISAZIONE
Grandi attori professionisti, un Lino Moretti impegnato in monologhi difficili -in generale il senso dello spettacolo è sul filosofico, linguaggio per niente semplice; siamo su Dickens, hai voglia di portarci le classi delle elementari!-, tante scene comiche : fortissima Silvia di Stefano, oltretutto voce da spaccare i vetri.
Per la recitazione della Mizz (nonostante fumi ancora, i respironi che deve farsi mentre si cambia da un balletto a una scena recitata "con vestitOOOONE" danno buoni risultati di diaframma
) è emblematica
la scena dell'ebbbbbrezza , in cui SEEEEMBRA di vedere Rossella a cose normali
, ma in realtà è un virtuosismo a ritmo allucinante di bicchierini che cadono, scambi di sedie...Poi senti "Mi gira la teeeeeeesta" e la Scaligera che sbanda, rimbalza, cade sulle ginocchia del marito; non si puà fare a meno di ridere.
E che dire dei
marmocchielli romanacci? Lì per lì li ami per le loro merendine onnipresenti, per far venire giù il Sistina ad ogni apparizione di
"quella di Amiiiiiiiiiiiciiiiiii" (10+ a tutti gli attori per la concentrazione...E per fare finta di nulla quando alla presentazione alla fine la più acclamata è una della televisione
), per le risate che ti mettono tanta allegria ma anche tanata palula quando vedono il Babbo Natale acrobata.
Vista l'atmosfera che si è creata colgo l'occasione per un "Buon Natale" a tutti i Nemici
"Marco al massimo potrà fare il tour della Sardegna, lei arriverà a Piccadilly Circus e Broadway" (A. Busi)
"Ivan scendi dal trono è arrivato Marco" (Andrepx)