Videor, videris, visus sum, videri come si intuisce, deriva dal verbo
videre, ma non va confuso con la forma passiva "essere visto", bensì va considerato come un vero e proprio deponente, nel significato di "sembrare".
Siccome non si può comprendere il modo in cui questo verbo si trova in latino senza una didattica dell'italiano, facciamo una premessa.
Alle volte noi diciamo: "mi sembra che tu sia stanco", ma altre volte diciamo anche: "mi sembri stanco", usando il predicativo del soggetto.
Ecco, in latino il verbo sembrare si trova sempre personalizzato:
tu mihi fatigatus esse videris (= "tu mi sembri essere stanco"). In questa frase, il dativo esprime la persona che ricava un’impressione, e la proposizione infinitiva esprime la cosa che sembra a tal persona. Nel caso della presenza del predicativo del soggetto troveremo sempre un’infinitiva soggettiva espressa con un aggettivo al nominativo ed il verbo all’infinito. Nel caso in cui a sembrare sia un’infinitiva oggettiva, troveremo, invece, l’infinitivo con l’accusativo. Esempio:
vos mihi videmini de Pomponio Attico orationem Italice non reddidisse: mi sembra che non abbiate tradotto la versione su Pomponio Attico.
Allora riepiloghiamo come si fa a tradurre una frase costruita con
videor:
#1. il soggetto della proposizione in cui compare la voce del verbo
videri è colui/colei/coloro che sembra/-no; naturalmente, alla persona e al numero saranno concordate le forme del verbo
videri.
#2. la persona espressa in dativo (pronome personale o nome) rappresenta colui/colei/coloro al/alla/ai quale/-i la tal cosa sembra;
#3. la soggettiva o oggettiva infinitiva (cioè costruita con l'infinito) che segue il verbo
videri esprime ciò che sembra.
Bisogna fare attenzione quando si trova la forma impersonale
videtur, perché alle volte può esservi sottinteso l’aggettivo “opportuno”: in tal caso la costruzione è impersonale. Esempio:
mihi visus est vobiscum sermonem latinum memoria recensere, “mi è sembrato bene dare una ripassata alla lingua latina con voi”.
In alcuni casi è espresso un aggettivo in forma neutra insieme a
videtur: esempio,
iustum mihi videbatur vobiscum sermonem latinum memoria recensere, “mi sembrava giusto dare una ripassata alla lingua latina con voi”.
Un altra particolarità si riscontra nella costruzione di
videor con i verbi
pigere (“provare rincrescimento”)
pudere (“provare vergogna”),
taedere (“provare noia”),
miserere (“provare compassione”),
paenitere (“provare pentimento”), i quali sono detti scolasticamente “assolutamente impersonali”. Questi verbi esprimono un sentimento e quindi vogliono in caso accusativo la persona che prova il sentimento e in caso genitivo la cosa che determina tale sentimento. Per esempio:
discipulos studii piget “agli studenti dispiace lo studio” o meglio
taedet eos studii, “lo studio li annoia”, forse e anche
id eos pudet “si vergognano di esso”. In compresenza di
videri e uno di questi verbi si riscontra ancora una costruzione personale:
mihi visus est vos orationis de Pomponio Attico multum taedere “mi è sembrato che la versione su Pomponio Attico vi annoiasse parecchio”. E per concludere, ricordate il sintagma
ut mihi videtur, “così almeno mi pare”.
E ora, versione!
Androclo e il leone (Gellio)
In Circo Maximo multae saevientes ferae erant, omniumque invisitata aut forma aut ferocia. Sed praeter alia omnia leonum immanitas admirationi fuit, praeterque omnes ceteros unus. Is unus leo corporis impetu et vastitudine terrificoque fremitu et sonoro, toris comisque cervicum fluctuantibus, animos oculosque omnium in sese converterat. Introductus erat inter complures ceteros, ad pugnam bestiarum datus, servus viri consularis; ei servo Androclus nomen fuit. Ubi hunc ille leo vidit procul, repente quasi admirans stetit, ac deinde sensim atque placide, tamquam noscitabundus, ad hominem accedit. Tum caudam more adulantium canum clementer et blande movet, hominisque corpori se adiungit cruraque et manus eius, prope iam exanimati metu, lingua leniter demulcet. Homo Androclus, inter illa tam atrocis ferae blandimenta, amissum animum recuperat, paulatim oculos ad contuendum leonem refert. Tum, quasi mutua recognitione facta, laeti et gratulabundi homo et leo ab omnibus visi sunt.
Stavolta non vi do neanche un aiutino...
Act.