parla della Celentano e risale a Marzo del 2008.
“NON ATTACCATE LA CELENTANO: LEI È VERA!”
Raffaele Tizzano è stata una delle star di “Amici”
e chi meglio di lui può parlare del “fenomeno Celentano”?
In trasmissione tutti la attaccano per le sue posizioni a volte estremiste
ma Tizzano non è d’accordo e spiega: “Lei è sempre stata così. La danza classica
non è per tutti, come dice lei. Con me è sempre stata diretta, lei è vera”
Ha partecipato alla quinta edizione di “Amici” e tra i suoi insegnanti c’era anche Alessandra Celentano.
Raffaele Tizzano, ballerino, dopo l’esperienza nella trasmissione condotta da Maria De Filippi ha lavorato principalmente in radio e a teatro. «In due musical, “Giamburrasca”, che ho finito a fine febbraio e “Nell’isola della felicità – tra angeli e diavoli” che riprenderò in marzo.
In cantiere, poi, ho la conduzione di un programma televisivo su SKY, per ora top secret».
Stai seguendo l’attuale edizione di “Amici”?
Sì, seguo sempre tutte le edizioni: ho seguito quelle precedenti alla mia e ho continuato a seguire la trasmissione anche dopo aver partecipato in prima persona. E se fosse possibile partecipare di nuovo lo rifarei!
Quando eri nella scuola, tra voi concorrenti/allievi si litigava così tanto?
Le liti ci sono sempre state. In particolare hanno iniziato a vedersi nella mia edizione, la quinta: era la prima volta che si andava in onda su SKY Live e c’era la diretta della prima serata dal Teatro 5 di Cinecittà.
La trasmissione è sempre stata divisa in due parti: 50% talent show e 50% reality.
Noto che quest’anno l’aspetto reality ha preso un po’ il sopravvento. Perché finalmente gli insegnanti escono allo scoperto perché da questa edizione si sono schierati. In passato non accadeva.
Cercavano di essere comunque imparziali. Ma non era possibile perché le preferenze ci sono, esistono, sono sempre esistite. Da questa edizione è tutto più chiaro.
Com’era il tuo rapporto con gli insegnanti?
Io mi sono trovato benissimo con Garrison e Maura Paparo.
Per quanto mi riguarda con Steve La Chance ho sempre avuto un rapporto chiaro e schietto: lui non sopportava me e io non sopportavo lui, a livello umano, non in quanto artista.
E con la discussa Alessandra Celentano?
Mi sono trovato bene. Strano? Non direi. Lei è sempre stata così.
Nella mia edizione non era mai messa tanto in discussione perché ancora non faceva sue coreografie.
La Celentano insegna danza classica: nel mio anno era difficile che un allievo dal repertorio classico andasse avanti nel serale. Proprio perché la danza classica non è per tutti, come dice lei.
Con me è sempre stata diretta, lei è vera.
Puoi spiegarti meglio?
Non prende posizioni nette solo perché sta davanti alle telecamere o per attirare l’attenzione come qualcuno pensa. Ha sempre preso una posizione.
La sua idea sulla danza è quella. E poi è giusta: non tutti possono fare i medici, non tutti possono fare i cantanti, non tutti possono fare i ballerini. Ognuno ha le sue doti.
Quando vado a fare le audizioni leggo bene i requisiti che chiedono ai ballerini di danza classica: sono quelli che indica lei in trasmissione.
Cercano ballerine e ballerini alti un tot, con una bella presenza. Prima vengono le doti fisiche, poi quelle artistiche. È brutto da dire, ma è la realtà.
A livello personale, per me, confrontarmi con lei è stato utile.
Perché? Ovvero: in che senso?
Io ho sempre detto che, pur essendo entrato nella scuola da ballerino, la mia aspirazione era ed è rimasta quella di fare lo showman. Lo dicevo anche durante la trasmissione, quando ero primo in classifica.
Sono stato il ragazzo più televotato di tutte le edizioni e credo non solo per il mio modo di ballare, ma anche per come parlavo, per i ragionamenti, per il mio modo di fare e, ovviamente, anche per il mio modo di ballare.
Se avessi ballato da schifo il pubblico si sarebbe ricreduto, invece il mio palco me lo sono meritato. Però allo stesso tempo non ero e non sono uno dei ballerini tecnicamente più eccellenti.
Alessandra Celentano me lo faceva notare, ma nel giusto, non discriminava: non è capitato che mi dicesse “non sei tecnicamente perfetto allora non vali nulla”. Assolutamente no. E non credo che questo sia dipeso dal fatto che la mia aspirazione fosse un’altra rispetto alla danza.
Cosa pensi fosse alla base del vostro buon rapporto?
Io ho sempre detto che mi piace danzare, amo danzare, ma nella mia vita non voglio fare il danzatore. Voglio fare lo showman, quindi la danza è un qualcosa che mi accompagna. Questo per lei, per la visione che ha lei di un ballerino, va bene.
Sono altrettanto convinto che se avessi voluto fare il primo ballerino, non avrei avuto speranze. Il nostro buon rapporto, quindi si basa sulla consapevolezza che io ho di me stesso. Delle mie potenzialità e dei miei limiti.
Perché la trasmissione funziona così tanto?
Perché il pubblico è stanco degli stessi artisti e perché in tv non si dà spazio ai giovani. “Amici” è una delle poche trasmissioni televisive che valorizza il talento.
Vip Mese n.17 Marzo 2008
Fonte www.raffaeletizzano.it