Non so se qualcuno era presente al gala danza & danza di bolzano, dove -accanto ai ragazzi della scala, alla vallo & bonelli (Birmingham Royal e Royal Ballet), Azzoni e Riggins + Riabko (Hamburg Ballet), Maria Pages, danzatori del Ballet du Rhin o di Anne Terese de keersmaeker o gli stessi 'danzattori' di Micha Van Hoecke c'era la mitica Anbeta con Peres a ritirare il premio per la promozione della danza in tv ad amici. I due, mi si dice, hanno pensato bene di presentarsi con un pd superclassico, Diana e Atteone, del quale hanno per altro eseguito solo l'adagio (come mai??? ) Il raffronto è stato impietoso: tenui applausi di cortesia (mentre, mi si riferisce, ci sono stati tripudi per gli Amburghesi, la Pages e la Falcon di Ensemble e cordialissimi applausi per gli altri), forte imbarazzo per una esecuzione "poco più che scolastica, eseguita da lei con un'inespressività a dir poco raggelante" (sempre dalla mia fonte). Insomma il publico pagante/pensante ha fatto un chiaro distinguo. Tra quel pubblico c'erano molti ragazzi/e e mi si dice che nessun urlo da fan si è elevato verso i due (i quali avevano per altro riempito le pagine dei quotidiani con interviste e servizi, mentre gli altri nomi erano stati completamente ignorati dai mass media). C'è insomma un'evidente scollamento tra un certo tipo di realtà e l'altra. La massa, quella che assorbe la tv e stop non capisce e non distingue. Gli altri, giovanissimi, giovani o anziani, sì. E lì è il problema. Lo spingere i giovani a vedere sempre più spettacoli dal vivo, capire, fare differenze, stimolare il gusto e il pensiero, il confronto e la discussione reale....
............................................................. come dicevo, i due sono andati a ritirare un premio in rappresentanza della trasmissione tv e quindi potevano presentare qualsiasi cosa ritenessero opportuno: compreso il balletto su 'di sole e d'azzurro' che tu citi nei link e con il quale avrebbero forse fatto figura più consona a quello che sanno fare e a come in fondo li rcecepisce lo spettatore.Il pubblico avrebbe visto e valutato. Invece hanno deciso di presentarsi con un brano tra i più difficili e virtuosistici del repertorio, salvo poi presentarlo monco (senza le due variazioni e la coda con fouettes incorporati) ed eseguito, come mi hanno riferito, in maniera scolastica, piatta, senza vero stile. A quello che mi si dice, e mi conferma Marino, il pubblico di bolzano, composto da tipologie varie e non solo da ballettomani sfegatati, non ha dimostrato altro che il suo semplice e diversificato gradimento a seconda di quello che era offerto e soprattutto il modo in cui era offerto. Se la Pages è una strepitosa ballerina di flamenco, infatti, il passo a 3 degli amburghesi è quanto di più intimo, raffinato e poco appariscente si possa immaginare: eppure mi dicono del suo trionfo, tout court con calorosi applausi a Riggins che proprio in questo brano è 'apparentemente' invisibile