sillli con 3 elle, 15/02/2011 11.31:
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Mi fa una rabbia vedere il lavoro dell'insegnamento svilito in questo modo, privato di ogni slancio educativo o umano. E' l'unica professione che abbia mai pensato di intraprendere, nonostante sia la più volentieri calpestata. La categoria ha bisogno di paladini fieri, io vedo quasi solamente gente che vuole portare a casa lo stipendio e che non ha ben capito di avere a che fare con ragazzi in carne, ossa e cervello.
Inanzitutto
un mega Augurone a tutti i compleanni di Febbraio , ma
volevo evidenziare il commento di sillli, ti faccio veramente i complimenti, alla tua verde eta hai centrato perfettamente il vero problema della scuola pubblica italiana,
categoria dei profi mediamente mancante di molti talenti fortemente voluti.
Ovviamente non e' solo questo il problema, ma dalla mia esperienza diretta (ho fatto il formatore in tanti progetti PON e lavorato in molti ambiti scolastici a stretto contatto con docenti e dirigenti vari
) devo dire che purtroppo la categoria e' piena di persone fortemente demotivate, frustate dai bassi stipendi, dalle tante e oggettive difficolta quotidiane e dalla crescente disistima nei loro confronti, piu' occupate a realizzare un qualsivoglia progetto (che significa soldi in piu' a fine mese, ho visto delle furibonde litigate fra colleghi che voi umani non potreste immaginarvi, a raffronto la querelle CeleVsCannito roba da educante
) che a pensare ai ragazzi, e questi che non sono fessi se ne accorgono e quindi sempre peggio ...
Ovviamente non generalizzo, in mezzo a tanti prof che
vanno a scuola giusto per pagarsi le sigarette (frase dettami da un prof di un istituto tecnico, un ing. con megastudio che diciamo
non guardava con ansia il suo cedolino dello stipendio a fine mese ) ci sono tantissimi colleghi che invece fanno onore alla categoria e hanno l'orgoglio di ritenere il loro lavoro fondamentale per la formazione delle nuove generazioni e operano con tanta passione giorno dopo giorno
Anche io ho fatto il classico, ho bellissimi ricordi di alcuni insegnanti, molto severi ma che mi hanno trasmesso non solo nozioni ma soprattutto valori di cui ancora oggi li ringrazio (ma anche alle elementari e medie ho avuto docenti fantastici
), e anche se poi la mia scelta lavorativa si e' rivelato molto lontana dal naturale sbocco lavorativo in giurisprudenza (faccio l'informatico, scarso uso del latino ma lo studio della filosofia si e' rivelato molto utile
), non rimpiango assolutamente la scelta fatta, anzi si, ho un rimpianto, ho fatto troppa poca matematica
Due anni sono molti e in questo momento e' normale che hai le idee confuse ma non avere fretta di crescere e vivi la tua eta compiutamente, poi se gia' ti immagini un futuro da docente allora il mio modesto consiglio e' comunque quello di farti una buona formazione culturale il piu' possibile ampia, ma non intesa soltanto come accumulo di nozioni ma soprattutto come capacita' di conoscere il mondo circostante per poter un giorno decidere del proprio futuro partendo da posizioni di forza, leggi di tutto, viaggia, impara le lingue, sempre curiosa del nuovo mantenendo intatta la tua capacita' di indignarsi,
forse la Scuola non guadagnera' un'altra profi ma sicuramente l'Italia non ci perdera'