Azz!!!!!
Mi è successo un brutto guaio!!
Avevo una fame da lupi, quando ho visto un pollo arrosto non ci ho visto più e mi sono avventato per addentarlo!!!
Porca paletta, era di plastica, mi sono rotto un dente
Ma che se ne facevano di un pollo arrosto quelli che hanno allestito la Carmen? Forse chi l'ha messo ha letto Carnen e non Carmen
Fatto sta che io mordo ma non demordo, e che non mi schiodo dalla mansarda fino a quando non avrò i miei biglietti
Stamattina è successa una cosa meravigliosa
Ieri vi ho detto che mi sarei vestito da Cavaradossi?
E così ho fatto. Mi sono addormentato con i vestiti di scena, ho dormito come un sasso, e non mi sono accorto che verso le nove del mattino sono saliti in mansarda due inservienti del teatro, mandati a far cosa?
Gli serviva un manichino da portare sul palcoscenico per le prove di "Pierino e il lupo"
Parlando tra loro li ho sentiti
"Ah Giusè, ma per cosa gli serve sto manichino?"
"Giuà, e che ne so, pare sia per Marco Carta"
"Marco Carta, e che ne deve fare?"
"Ma, pare debba provare il suo pezzo, e non volendolo recitare davanti al regista ha chiesto se lo puo' fare con un manichino, Almeno la prima volta, ha detto. Giusto per sbloccarsi"
"Ok, ma quanto sono stravaganti questi
grandi artisti.Quale prendiamo?"
"Vediamo, guarda il manichino di Cavaradossi, in quell'angolo. Proviamo con quello"
Ero fregato, non potevo farmi scoprire, avrei rischiato di non prendere i primi biglietti per lo spettacolo. Mi sono irrigidito facendo finta di essere un manichino
"Ah Giusè, ma non ti sembra che per essere Cavaradossi, un uomo rivoluzionario di un certo livello, questo manichino abbia la faccia da scemo?"
"In effetti più che faccia da scemo direi da citrullo. Comunque prendiamolo. Minzega, ma quanto pesa sto manichino?"
Dopo un paio di minuti, e dopo un paio di craniate date negli spigoli durante il trasporto, tanto forti che sentivo il sangue scendere caldo dai capelli, mi hanno posizionato nel camerino di Marco Carta
"Poggialo per terra. Va bene qua, sig. Carta?"
"Certo, lasciatelo pure"
Dopo pochi secondi eravamo lui ed io, io e lui, soli nella stanza
Ha iniziato a scrutarmi, prima da lontano, poi da più vicino, sempre di più.
"Che strano manichino, ta facc'è balossu!!! Cavaradossi, il re dei balossi!! Ahahaha ah ah, però, sembra vero. Anche la barba, sembra vera. Se non mi avessero detto che è un manichino direi che si tratta di uno di Pirri, ce l'ha la faccia.
BUH!!!!!!! "
Non so come abbia fatto a rimanere impassibile, sopratutto quando mi ha strappato un pelo della barba
Dopo qualche secondo si è riavvicinato e ha iniziato
"Un bel mattino Pierino aprì la porta del giardino di casa ed uscì nel prato di fronte.
In mezzo al prato si trovava un gigantesco albero e su uno dei suoi rami più alti stava un uccellino, amico di Pierino
“Tutto tranquillo” egli cinguetto allegramente.
Approfittando della porta che Pierino aveva lasciata aperta, un’anatra usci dal cortile e andò a tuffarsi nel laghetto che stava nelle vicinanze.
Vista l’anatra l’uccellino si posò sull’erba e disse :
“Ma che uccello sei tu che non sai volare”.
L’anatra rispose :
“E che uccello sei tu che non sai nuotare”…..
Continuarono a discutere mentre l’anatra nuotava nel laghetto e l’uccellino le volava intorno.
All’improvviso Pierino si accorse di un movimento nell’erba alta. Era il gatto che furtivamente si avvicinava al luogo della discussione. Egli pensava:
“L’uccellino sta discutendo e non presta attenzione in giro…sarà la mia colazione.”
“Attento!” gridò Pierino e l’uccellino volò sull’albero.
Dal laghetto si faceva sentire l’anatra con versi indignati. Il gatto girava intorno all’albero pensando:
“Non mi conviene arrampicarmi sull’albero…quando arrivo l’uccellino vola via”.
Dalla casa uscì il nonno arrabbiato perché Pierino era andato fuori dal cortile.
“Questo posto è molto pericoloso! Cosa fai se un lupo viene fuori dal bosco?”
Pierino rispose che ormai era grande e non aveva paura del lupo. Il nonno lo prese per mano portandolo in casa e chiuse a chiave la porta.
Il nonno aveva proprio ragione. Non fecero in tempo ad entrare in casa che un grosso lupo grigio uscì dalla foresta.
Il gatto si arrampicò come un fulmine sull’albero mentre l’anatra uscita dall’acqua provava a scappare. Ma il lupo era più veloce, la raggiunse e la ingoiò in un solo boccone.
Ecco come erano messi: il gatto su un ramo, l’uccellino su un altro ramo ben distante dal gatto, il lupo in basso che li guardava affamato.
Intanto Pierino guardava la scena senza paura. Un ramo dell’albero arrivava fino al muro del cortile e Pierino riuscì così a salire sull’albero e disse all’uccellino:
”Vola intorno al muso del lupo ma non farti acchiappare”
L’uccellino volava intorno alla testa del lupo e quasi lo toccava con le ali. Il lupo saltava ma non riusciva a prenderlo. Pierino si era portato sull’albero una corda con un nodo scorsoio. Mentre il lupo saltava il ragazzo riuscì a prendere la coda del lupo e legò l’altro capo della corda all’albero.
Più il lupo tirava e più il nodo si stringeva.
Dal bosco uscirono dei cacciatori che seguivano le tracce del lupo….Dall’alto dell’albero Pierino gridò:
“Non sparate. Io e l’uccellino abbiamo preso il lupo. Aiutateci a portarlo allo zoo!”
Immaginate la marcia trionfale: davanti Pierino, dietro i cacciatori col lupo. Chiudevano la marcia il nonno e il gatto. Il nonno non era contento e continuava a dire
“ E se Pierino non prendeva il lupo?”
Sopra volava cinguettando l’uccellino:
“Guardate come siamo stati bravi!”"
Marco è stato eccezionale, ma che ve lo dico a fare
[Modificato da cpuddu 04/04/2011 16:46]