E’ passato del tempo da quando lo abbiamo visto “Tre metri sopra il cielo”, che interpretava Pollo nell’omonimo musical diretto da Mauro Simone; poi nel firmamento ci è rimasto, raccogliendo il testimone di Manuel Frattini in Peter Pan – Il musical.
Adesso, Massimiliano Pironti, classe 1981, è entrato nel cast di uno dei musical più famosi al mondo,
Cats, di sir Andrew Lloyd Webber, che dopo alcune anteprime,
arriva STASERA in prima nazionale al Sistina di Roma, dove rimarrà in cartellone fino al 22 novembre.
Nello spettacolo interpreta Mangojerry, ladro “gentil-gatto”, in coppia con Zampalesta (Maria Silvia Roli). Ecco cosa racconta a proposito dell’inizio di questa nuova avventura:
«Nel teatro ci si trasforma, ogni anno cambia qualcosa e questo è anche il bello di questo lavoro. Mangojerry è un gatto molto simpatico e sono veramente davvero contento di interpretare questo ruolo. Poi devo dire che alla fine un nesso tra i miei personaggi c’è sempre, anche se apparentemente possono sembrare molto diversi tra loro in realtà hanno delle forti somiglianze».
Dopo l’interpretazione di Peter Pan, ora è arrivato anche un importante riconoscimento a te come performer…
«Sì, mi hanno assegnato addirittura un premio. Qualche giorno fa mi hanno chiamato da Trieste per comunicarmi che mi verrà conferito il Premio “Sandro Massimini”. Non me l’aspettavo ma sono davvero lusingato! Sicuramente, appena gli impegni di questo tour me lo consentiranno, ritirerò con gioia il premio».
Cosa significa per te sentirti parte di questo musical?
«E’ un vero onore! Cats è il musical per eccellenza. Abbiamo lavorato tutti insieme, nel corso di un workshop che si è tenuto prima a Milano e poi a Fermo, in fase di allestimento dello spettacolo. E’ stato un vero e proprio lavoro di “fusione”: quando si lavora 24 ore su 24, si mangia e si dorme insieme, si crea per forza una sintonia particolare, che poi si nota in scena. In questo spettacolo non ci sono “divi” e io sto benissimo!».
“Peter Pan” e “Cats”: un modo diverso di sognare?
«Anche Cats, come Peter Pan è una sorta di favola, perché dei gatti che si ritrovano tutti insieme, che parlano,cantano ballano e festeggiano rappresentano comunque una grande magia. Il trucco e le maschere sono qualcosa di meraviglioso e aiutano in questo senso, anche se ci vuole minimo mezz’ora per prepararsi!».
Quali sono i punti di forza dello spettacolo, ma anche gli aspetti che possono evolvere nel corso del tour che vi aspetta?
«Mi piacciono tanto le canzoni e la versatilità con cui si passa da uno stile cantato all’altro: dal pezzo più classico, al jazz e al pop con dei numeri musicali che tengono lo spettatore incantato. Naturalmente tutto questo richiede uno sforzo fisico immane, soprattutto per me che sudo in modo esagerato, (per la gioia dei microfonisti) infatti direi che la cosa più dura per tutti all’inizio è stato abituarsi ad avere addosso i costumi e le maschere del gatto, ma ce la faremo!».
Fonte:
teatro.org
Pure deqquà, per Massi: IN CODA AL GATTO! [IMG]http://i37.tinypic.com/30bp5aw_th.gif[/IMG]
[Modificato da DeFy'sF@n 28/10/2009 12:05]