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IL POSTO DEI POST (Raccolta di post da non dimenticare)

Ultimo Aggiornamento: 16/03/2011 22:16
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Registrato il: 07/05/2005
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Nemico Kazzutissimo
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12/03/2007 18:54
 
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@RobediKappa@ 08/03/2007 15.53
Post: 784
Registrato il: 10/12/2006
Sesso: F
Utente Semplice
Nemico Kazzuto


I' cominciai: «MaVia, volontieri
parlerei a quei tre che 'nsieme vanno,
e paion sì al vento esser banderuol leggieri».
Ed ella a me: «Vedrai quando saranno
più presso a noi; e tu allor capirai
per qual trofeo amor li mena, e quei verranno».
Sì tosta come Speranza con la messa in piega,
mossi la voce: «O anime affannate,
venite a noi parlar, s'altri nol niega!».
Quali colombe dal cammin strisciante
con l'ali basse e ferme al dolce nido
vegnon per l'aere, con fare infamante;
cotali uscir de la schiena ov'è Acuto Lento,
a noi venendo per l'aere maligno,
sì forte fu l'odioso lamento.
«O animalo d'un Fico Maligno
che sperlando vai, a me m'è perso
con quella feccia color del sanguigno,
ma non sei tu il re de l'universo,
son io e sappi darti pece,
con quella Grezia che gode del mio mal perverso.
Se quel che udite di parlar vi piece,
avremmo piacere e parleremo a voi,
mentre che 'l pongo, lo si sa,vi tace."
Vidi poi in su la terra dove nata fui
su un piedistallo con i suoi piedi in fallo,
stare Agata in pace co' seguaci sui.
Ammmor, ch'all'occhio gentil quel collo s'arrende,
prese costei.. quella bella persona...
che mi diede della stolta; e 'l modo ancor m'offende.
Ammmor, ch'ai Cristo amato e amar non ti si perdona,
ti prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non t'abbandona.
Ammmar condussi io a mala sorte...
Caina attende chi uscirà da quelle porte».
Queste parole da lor ci fuor porte.
Quand'io intesi quell'anime offense,
china' il viso, e tanto il tenni basso,
fin che 'l Diavolo mi disse: «Che pense?».
Quando rispuosi, cominciai: «Oh, Zanfo
quanti dolci pensier, quanto olezzo
menò costoro di un portentoso tanfo».
Poi mi rivolsi a loro e parla' io,
e cominciai: «Agata, i tuoi martìri
a lagrimar mi fanno gli occhi di riso...
Ma dimmi: al tempo d'i orrendi quei giri,
a che e come cedettero al guore
se conobbero i dubbiosi disiri?».
E quella a me: «abbbelllllllaaaaaa".
E caddi come corpo morto cade.

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