Mignu
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Registrato il: 10/05/2004
Città: Pistoia
Sesso: F
STRAgraFICA
Nemico Kazzutissimo
Caro Klajdi,
forse sarai stupito che sia proprio io a scriverti questa lettera. Ma sai com’è, la lettera strappalacrime ce la siamo già giocati quando l’hai scritta tu alla tua famiglia e tutto quello di patetico che avevi da dire l’hai scritto lì. Sei pure arrivato in Italia col treno e con regolare permesso di soggiorno, che delusione!
Ma questo non vuol dire che tu non mi abbia dato tante soddisfazioni o che non me ne darai molte altre. Era dai tempi del Quizzone che non mi sentivo così realizzato come autore!
Quest’anno è stato molto difficile per me. Il destino mi ha fatto toccare in sorte una classe scialba, banale, anonima e insulsa. Tu non sai quante volte ho cercato di cavarne fuori una lite, una scazzottata, un crollo emotivo in diretta, almeno qualche rutto! Al posto della mia superba invenzione, il tè delle 5, mi è toccato mandare in onda Busi! La cultura…! Nessuno può capire quanto è stata dura.
Mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo più. Chi era quella “brava persona”? Dove era finito il sadico maniaco depravato che ero sempre stato? La mia vena cicaleccia da ficcanaso svanita in un lampo per colpa di un branco di poppanti!
E poi sei arrivato tu. Tu, quando ormai avevo perso la speranza di risollevare lo share. Quando avevo smarrito la strada che porta ai Telegatti.
Sei il figlio che non ho mai avuto e che ho sempre desiderato avere! I miei figli non mi danno le gioie che mi dai tu. Pensa che ieri il maggiore ha fatto un dispetto al piccolo e invece di litigare o picchiarsi hanno fatto subito pace e sono tornati a giocare. Prole infausta!
Mi dispiace se non sono sempre stato presente nella tua vita… di non essere sempre stato lì con le telecamere puntate su di te a farmi i cosiddetti tuoi. Forse ti ho tarpato le ali: ho dovuto censurare le tue uscite più trash, mettendo il bip alle parolacce. Scusa se ti ho fatto soffrire, bambino mio, ma tutto quello che ho fatto l’ho fatto in buona fede.
Vola! Vola alto verso il tuo sogno. Ma durante la strada ricordati di litigare un po’, di reclamare qualche videoconferenza, di parlare a sproposito quando non sei interpellato, di fare qualche inchino e ripetere in ogni frase “Maria” e “grazie Italiani” almeno tre volte. E quando sarai arrivato, non dimenticarti di chi ti ha voluto bene, di chi ti ha fatto diventare il fenomeno da baraccone che sei!
Ti voglio bene,
Chicco